Provocazione e sollievo: grazie al Comune di Borgosesia sono arrivate seggiole e ombrelloni davanti all’ospedale di Borgosesia, per ovviare al problema delle lunghe code e conseguenti attese sotto al sole.
Questa mattina davanti al Santi Pietro e Paolo, è stato lo stesso sindaco Paolo Tiramani, con l’assessore Fabrizio Bonaccio (e l’appoggio tecnico dell’assessore Paolo Urban) a portare ombrelloni e sedie davanti all’ingresso dell’area pre-triage delll’ospedale.
Montati ombrelloni e sedie, posizionati i distanziatori, le prime persone hanno potuto fruire del servizio, grate, ed è arrivata anche la foto poi diffusa sui social con il Sindaco. “Vedere anziani in coda accalcati e accaldati era una scena indecorosa – ha scritto sui social Tiramani -. Dove l’Asl non è arrivata ci è arrivato il buonsenso”. Nei giorni scorsi erano partiti più volte appelli per ottenere che l’Asl trovasse una soluzione rapida ai problemi segnalati dai cittadini. In assenza di tali soluzioni il Sindaco Tiramani ha optato per questa soluzione d’emergenza.
E intano, sempre su facebook, arriva la notizia che il Sindaco Tiramani ha anche firmato un’ordinanza che impone alle Poste di adottare “misure finalizzate all’istituzione di un servizio mirato alla riduzione dei tempi di attesa da parte dei cittadini in coda e alla limitazione del disagio all’esterno dell’ufficio medesimo (per esempio con sedute, ripari all’ombra ecc) per prevenire eventuali malori alle persone più fragili come anziani e disabili. Fin da maggio, erano partite segnalazioni sulle lunghe attese collegate all’orario di apertura ridotto dell’ufficio di via Vittorio Veneto. Poste Italiane non ha mai risposto ai miei appelli – aggiunge il sindaco -. A questo punto non ho altra strada che emettere un’ordinanza con effetto immediato: se domani vedo ancora anziani in coda al sole, senza un minimo di regolamentazione, visto che sono una SpA prenderanno una bella multa. Ho notificato personalmente l’ordinanza alla gentilissima direttrice”. Niente ombrelloni anche per le Poste dunque? No, perché siccome Poste ha una natura giuridica privata “A loro non abbiamo potuto comprare l’attrezzatura”, conclude il sindaco.
