“Concederemo la cittadinanza onoraria di Asigliano Vercellese anche al fratello di Angelo Gilardino, Sergio”. Lo ha annunciato sabato, nell’aula consiliare del Comune, il sindaco Lillo Bongiovanni, al termine della conferenza di Enrico De Maria sul tema: “Angelo Gilardino: ritratto di un amico”.
Nato ad Asigliano quattro anno dopo il fratello chitarrista e compositore, e cioè nel settembre del 1945, Sergio Maria Gilardino è un linguista di fama mondiale e, nell’atto conclusivo della tappa asiglianese della rassegna “Il legno che canta”, anche a nome della sua giunta (Fabio Badano e Carolina Ferraris) Bongiovanni ha deciso di fare questo importante annuncio che riconosce anche al glottologo settantanovenne un ruolo importante nella storia del piccolo centro agricolo ad una manciata di chilometri da Vercelli.
Il sindaco si è quindi complimentato con l’artista Alessandro Gilardino Nicodemi (figlio adottivo del compositore) per la bella mostra ospitata per due settimane nell’aula consiliare stessa, e appunto terminata sabato, e poi ha scoperto, su una parete lungo la scala che porta all’aula consiliare, con il presidente dell’Associazione “Angelo Gilardino” Marco de Santi e con la sua giunta, una targa in ricordo del musicista scomparso nel gennaio di due anni fa.
C’è scritto: “Il Comune di Asigliano ad Angelo Gilardino, grande artista, compositore, musicologo e didatta che avendo trascorso l’infanzia ad Asigliano ha conservato per la vita intera un profondo legame con questa Terra cui ha dedicato alcune magistrali composizioni”. Firmato: l’Amministrazione comunale e l’Associazione Culturale Musicale Angelo Gilardino.
Lunedì prossimo, 11 settembre, il sindaco di Vercelli Roberto Scheda e de Santi presenteranno la seconda edizione di “Il legno che canta”, che si aprirà il 16 novembre al cinema Italia con la proiezione di una frammento del film che Marco Tullio Giordana e Manuele Cecconello hanno realizzato da una lunga intervista fatta a Gilardino dall’autore di “La meglio gioventù”: All’evento (inizio alle 17) presenzieranno sia Tullio Giordana sia Cecconello.
La decisione
di concedere il riconoscimento
al fratello Sergio
mi pare opportuna,
ben condivisibile.
E penso che presto si farà
tutto quanto necessario
per onorare e divulgare
l’operato dei tanti asiglianesi
(per nascita o adozione)
che nei suoi mille e più anni
di storia
hanno “cantato”, si son distinti
agli occhi del mondo
Si auspica una serata
altrettanto travolgente.
Per la cittadinanza ad honorem,
resta da stabilire il punto esatto
dove porre la scritta a ricordo:
dove ripetere il bel momento? …
…..:
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