Biometano alla Polioli, Prencipe (FI): “Un progetto ad alto impatto ambientale di cui Vercelli non ha bisogno”

Riceviamo e pubbichiamo

Una delle ultime chicche che ci riserva questa amministrazione è senza dubbio la notizia di un impianto di trattamento dei rifiuti organici a Vercelli!

Un impianto che tratterà non solo i rifiuti organici di Vercelli e provincia ( che sono meno di 12.000 tonnellate) ma rifiuti che arriveranno da ogni ove, visto che la dimensione prevista dell’impianto è supeiore a 100 mila tonnellate.

Questa notizia merita una attenzione a massimi livelli perché avrà un impatto ambientale non indifferente ma non solo…

Ricordiamo che la produzione di biometano e compost comporta aspetti ambientali di tutto rilievo, ha molte controindicazioni ambientali dovute principalmente alla combustione del biogas, spesso ricco di contaminanti che possono essere immessi in atmosfera, peggiorando, e anche di molto, la qualità dell’aria!

Questi tipi di impianti producono i cosiddetti COV – composti organici volatili – dannosi per l’ambiente e per la salute dell’uomo, a cui può provocare danni al fegato ai reni ed al sistema nervoso centrale. Oltre ad essere responsabili degli odori molesti. Odori che i vercellesi ben conoscono, ora solo pochi giorni all’anno ma con questo nuovo impianto, costruito proprio in casa ed in favore dei venti, rischiano di diventare perenni.

La digestione anaerobica inoltre produce percolato e scarti non compostabili che devono a loro volta essere smaltiti come rifiuti speciali pericolosi.

Per arrivare infine al traffico generato da mezzi pesanti che conferiranno tali rifiuti all’impianto, provenienti da mezza regione o chissà da dove. Ulteriore traffico e inquinamento prodotto ma anche olezzi, visto che i camion trasportano rifiuti organici o magari fanghi o chissà cos’altro…

I problemi sono quindi molteplici: emissioni in atmosfera, polveri sottili, odori, scarti e rifiuti, rumori, rischi sanitari, rischi idrogeologici, traffico e inquinamento..

Per non parlare del fatto che Vercelli non ne ha bisogno, visto che l’impianto di San Nazzaro a pochi chilometri da qui – quello famoso da cui spesso e volentieri ci tocca sorbirci certi effluvi pestilenziali – da solo lavora 150 mila tonnellate di rifiuti organici (12 volte la provincia di Vercelli). In più è presente un impianto anche a Santhià… Insomma, rischiamo di diventare la pattumiera del Piemonte considerato che con questo nuovo impianto il nostro territorio andrà a trattare quasi la metà di quanto prodotto dall’intera regione.

A proposito la Regione dov’è ? Non esiste un piano regionale che preveda una razionale dislocazione a livello territoriale di impianti di trattamenti rifiuti ?

Ed il Comune di Vercelli accetterà supinamente che tutto ciò avvenga nel proprio suolo ? Attendiamo che il Sindaco si esprima in proposito.

Antonio Prencipe

Forza Italia – Vercelli

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