Usare bicchieri, piatti e stoviglie biodegradabili e compostabili al posto di quelle di plastica i tutte le feste e occasioni pubbliche. È la proposta arriva dal consigliere comunale di Voce Libera, Massimo Bignardi.
“Sebbene l’obiettivo futuro e generale sia quello ridurre i rifiuti – spiega – producendone e ricorrendo all’usa e getta il meno possibile, ci sono momenti nei quali utilizzare l’usa e getta nei propri eventi diventa una questione sia di sicurezza che di sopravvivenza degli eventi stessi. In questi casi, allora, è preferibile perseguire l’alternativa di ricorrere alle stoviglie (piatti, bicchieri e posate) di origine vegetale (ovvero, tipo Mater-Bi®) e, dunque, rinnovabile”.
Da qui l’idea di presentare una mozione, avente ad oggetto: “(…) sostituzione dei contenitori e delle stoviglie monouso in plastiche non biodegradabili, con contenitori e stoviglie monouso compostabili / biodegradabili, in occasione di feste pubbliche e sagre nel territorio comunale.”.
“È un risultato conseguibile e si possono individuare corretti accorgimenti, anche di concerto con il gestore di igiene ambientale, al fine di non far gravare tale innovazione soltanto sugli organizzatori (associazioni o enti) di feste pubbliche, sagre e similari – commenta Bignardi -. Il vantaggio, utilizzando materiale biodegradabile e compostabile, è doppio: a fine pasto, tutto (stoviglie + avanzi di cibo) va comodamente insieme nei sacchi dell’organico; a regime, da un attuale 100% di indifferenziato (i sacchi neri con anche le plastiche sporche e gli avanzi) si arriverà ad un 100% di differenziata nell’organico”.
Bignardi, cita come esempio positivo, in tal senso le attività condotte da Slow Food, di cui è socio da sempre: “Dalle cene con poche decine di soci agli eventi con centinaia di migliaia di partecipanti, sin dal 2012, utilizziamo esclusivamente stoviglie biodegradabili e compostabili – fa notare -. Questo è un tema che mi sta a cuore, poiché è intriso di cultura ambientale: diventa infatti difficile fare propaganda credibile tra i cittadini sulla differenziata, quando le istituzioni stesse, organizzando i propri eventi non se ne curano. Per questo, ho specificato che proprio questi eventi debbano diventare veicoli di cultura ambientale, invece che momenti caotici di sospensione delle regole”.





