Bicciolano e Béla Majin rendono omaggio al gran cuore di Carlo Olmo

Visita gradita e decisamente simbolica quella di oggi pomeriggio da parte del Bicciolano e della Béla Majin, Enrico Rampazzo e Valeria Viesti, le maschere simbolo del Carnevale e di Vercelli, all’Accademia Shen Qi Kwoon Tai, nel palazzo ex Ipai, diretta dal Maestro e noto filantropo Carlo Olmo.

 

In questo omaggio simbolico al grande cuore e spirito di Carlo Olmo, che negli ultimi mesi si è distinto per una serie di atti di incredibile altruismo tendendo una mano concreta, concretizzata in migliaia e migliaia di euro, a chi soffre o a chi ha meno di altri, con un particolare riguardo ai bambini e a coloro che lottano contro le malattie, hanno accompagnato le maschere anche Luca Vanelli e Giulio Pretti (altre due anime vere del carnevale vercellese).

 

Dopo la foto di rito, con coloro che in quel momento erano presenti nell’Accademia di arti marziali e filosofia orientale, tutti hanno ringraziato di cuore e profondamete il maestro Olmo per ciò che sta facendo, diventando un simbolo e un esempio di generosità non solo per Vercelli ma anche a livello internazionale. Basti pensare all’inaugurazione avvenuta stamani, in Kenya, della biblioteca per almeno 500 bambini costruita interamente grazie al suo contributo (leggi qui), o agli altri progetti come l’acquisto, lo scorso anno, di una ambulanza per la Croce Blu, o l’acquisto e ristrutturazione di un alloggio, a Torino, messo poi a disposizione delle famiglie che hanno bambini malati in oncologia al Regina Margherita (leggi qui), o ai tanti progetti che Olmo ha ancora in mente per il futuro.

Insomma, anche il Carnevale vercellese oggi ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha fatto della filantropia del bene una strada quotidiana.

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