PRO VERCELLI-AREZZO: 1-0
Vercelli – Con la partita più bella al “Piola” di questa stagione, dai tempi del match con la Carrarese, la Pro supera l’Arezzo e lo scaccia dalla testa della classifica, che gli amaranto avrebbero conquistato visto l’annullamento a tavolino della partita persa con la Pro Piacenza (ormai estromessa ufficialmente dalla classifica: un altro pasticciaccio brutto del calcio italiano). Ora la Pro guida solitaria con 39 punti (di fatto 36, visto che sarà cancellato il successo a tavolino sulla Pro Piacenza), davanti alla Carrarese (che ha disputato due partite in più) e al Piacenza, che ha una gara in più rispetto ai bianchi, e che oggi è stato bloccato sull’1 a 1 dal Pontedera.
Vincendo di goleada ad Arzachena (4 a 1) sta risalendo alla grande l’Entella che, di fatto, è l’unica squadra che potrebbe a questo punto recuperare e superare la Pro: ma i liguri, tra le gare da recuperare, devono annoverare anche lo scontro diretto con i vercellesi. E non sarà facile spuntarla pure per loro.
Ma torniamo alla gara odierna al “Piola” che ha consacrato una Pro davvero ammirevole: nonostante le pesanti assenze a centrocampo e il numero limitato di attaccanti (era disponibile solo Morra), Grieco ha messo assieme un undici di partenza solido e compatto, con atleti che hanno dato tutto, anzi il centouno per cento: alludiamo a Morra (anche oggi monumentale), a Bellemo, che ha recuperato un numero incalcolabile di palloni, al solito Germano, ad Azzi, mai così continuo e in partita, e a Massimiliano Gatto, in auge non soltanto per il gol decisivo. Anche la difesa ha sbagliato pochissimo e così la vendetta sull’Arezzo si è consumata. Mercoledì sera si va ad Alessandria e domenica si torna al Piola per affrontare l’Albissola.
La cronaca-flash della gara registra un miracolo di Milesi che al 14’ salva in spaccata un pallonetto che sembrava ormai vincente di Cutulo e una traversa pazzesca di Mammarella, al 25’, con un sinistro in diagonale da almeno trenta metri. Poi, al 48’, il primo e decisivo gol in campionato di Massimiliano Gatto. Il merito iniziale è dell’indomito Morra che conquista un pallone preziosissimo sul fronte sinistro dell’attacco, lo difende e lo rovescia dall’altra parte: Berra controlla e traversa benissimo di destro: sul pallone arriva Germano che vola altissimo e spizzica di testa per Gatto, liberatosi felicemente sulla sinistra; controllo e fiondata finalmente in gol. Azione da manuale.
Poi c’è da segnalare (73’) il ritorno di Simone Rosso a cinque mesi dall’infortunio che lo tolse di mezzo nella Tim Cup contro il Brescia. Ed è proprio Rosso a, all’82’ a destreggiarsi funambolicamente in area per poi scodellare sulla testa di Germano la palla del raddoppio: il veterano della Pro colpisce a botta sicura, ma è strepitoso il portiere dell’Arezzo Pelagotti a negargli il 2 a 0. Neanche il tempo di imprecare che finisce. E finalmente in trionfo.
IL TOP: Stavolta scelta molto ardua tra Morra, Bellemo, Gatto, Azzi e Germano. Scegliamo Morra, riconoscendogli il merito aggiuntivo di essere rimasto in campo anche se non al meglio nei minuti finali, combattendo sino al termine con lo spirito che piaceva tanto ai tifosi quando lo stadio si chiamava ancora “Robbiano”.
IL FLOP: Come diceva quella vecchia canzone di Mina? “Nessuno, ti giuro, nessuno…”.
EDM