Asigliano ha onorato come meglio non si sarebbe potuto fare Angelo Gilardino

Ceccarelli con i musicisti della Ducale diretta da Rimonda esegue il Concerto di Asigliano

Asigliano ha tributato ieri sera un omaggio semplicemente straordinario al suo “cittadino onorario”, ma anche cittadino “tout court” Angelo Gilardino, organizzando un concerto di livello assoluto di cui sono stati protagonisti il contrabbassista Massimo Ceccarelli ed il violinista Guido Rimonda (che per l’occasione ha suonato non con il suo celebre Stradivari 1721, il Violon Noir, ma con un Vincenzo Panormo) con gli strumentisti della Camerata Ducale. Per la precisione si trattava di Paolo Chiesa (violino I), Piefrancesco Galli (violino II), Gabriele Totaro (viola), Daniele Bogni (violoncello), Simone Lalla (contrabbasso), Alessandro Longhi (flauto), Lorenzo Bobbio (oboe e corno inglese), Gianluca Calonghi (clarinetto) e Luca Vacchetti (oboe).

Massimo Ceccarelli mentre esegue il bis “Asianot”

Il programma prevedeva l’atteso Concerto di Asigliano, che Gilardino aveva composto durante il lockdown del 2020, su richiesta di Ceccarelli, per contrabbasso solista, quartetto d’archi, flauto, clarinetto e fagotto. Sinora il brano era stato eseguito da Ceccarelli a Roma, l’8 dicembre. L’autore teneva tantissimo che fosse suonato nel suo paese e la Camerata Ducale ha esaudito questo grande desiderio proprio ieri sera, nella parrocchiale. La chiesa del parroco don Gianfranco Brusa (non solo presente all’evento, ma tra coloro che lo avevano fortemente caldeggiato) era  gremita, tra l’altro, di molti tra i più importanti chitarristi italiani, quindi di amici fraterni di Gilardino, come il pittore Gastone Cecconello. C’era anche il sindaco di Aosta, nonché chitarrista musicologo e scrittore Gianni Nuti, uno tre amici di Gilardino che lo avevano commemorato, durante le esequie a gennaio, proprio in questa stessa chiesa. Prima che la parola passasse alla musica, sono intervenuti la sindaca del  paese Carolina Ferraris ed il giornalista Enrico De Maria, a sua volta grande amico di Gilardino.

Poi il concerto. Una meraviglia. Gilardino ha creato un brano ricchissimo di contenuti originali e geniali per un grande musicista qual è Ceccarelli: un pezzo degno del dedicatario che l’ha eseguito con grande bravura e altrettanta emozione. E poi Ceccarelli ha donato ai presenti un bis semplicemente fantastico e commovente: basandosi sul Concerto di Asigliano, ci ha ricavato un brano singolo, ovviamente per contrabbasso, battezzandolo affettuosamente Asianot, che è il nome del biscotto di Asigliano. E l’ha eseguito in modo superbo.

Guido Rimonda con l’orchestra da camera dela sua Ducale durante l’Arpeggione

La seconda parte del concerto era basata sulla trascrizione per violino e orchestra da camera, sempre ad opera del compositore asiglianese, dell’Arpeggione di Schubert che Rimonda, direttore e violino solista, e i musicisti della Ducale avevano già eseguito tempo fa al Civico di Vercelli, alla presenza di Gilardino. Anche stasera l’esecuzione è stata impeccabile: impressionante la “cadenza” dell’Allegro moderato, scritta da Gilardino e non rivista, come si poteva pensare, da Rimonda, che ha revisionato altre parti del brano, ma non questa.

Anche il fondatore della Ducale ha voluto donare un proprio omaggio alla memoria del chitarrista e compositore asiglianese, dedicandogli una “preghiera” dalla Sonata numero 13 di Paganini. Guido Rimonda e Cristina Canziani sono adesso intenzionati a portare a Vercelli questo concerto che ha suscitato enorme ammirazione da parte del pubblico: ci sembra un’ennesima, ottima idea.

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