Arresti per lo scandalo mascherine, nelle intercettazioni Paolo Tiramani definito “Un cogl….” perchè dava fastidio

Paolo Tiramani

“Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine”. Così l’ex deputato valsesiano Paolo Tiramani, già sindaco di Borgosesia ed ex segretario provinciale della Lega, ha scritto ieri su facebook pubblicando il link ad una notizia riportata dal sito l’Identità.it (qui il link) in cui vengono pubblicate alcune intercettazioni che sarebbero relative al caso che ha portato all’arresto dell’ex direttore dell’agenzia delle Dogane Marcello Minenna e l’ex parlamentare leghista Gianluca Pini, arrestati (il secondo ai domiciliari) con l’accusa di corruzione in una inchiesta sull’approvvigionamento di mascherine (leggi qui). L’inchiesta è relativa ad un appalto milionario dall’Ausl Romagna per la fornitura di dispositivi medici (mascherine) nel 2020. Nelle intercettazioni pubblicate da L’Identità (riprese poi anche da Lo Spiffero, leggi qui) viene tirato in ballo proprio Tiramani, come personaggio scomodo, definito un “rompiscatole” e un “cogli…” per l’attacco che lo stesso Tiramani, quando era parlamentare, aveva fatto a Minenna in riferimento “a come le dogane stessero impedendo, in epoca covid, lo sdoganamento delle mascherine necessarie al contrasto della pandemia”.

Lo stesso Tiramani, sempre su facebook, ha scritto spiegando il suo pensiero: “Nel 2020 in qualità di Sindaco di Borgosesia cercai in tutti i modi di avere quanto prima i DPI per i miei cittadini trovando l’assurdo contrasto dell’agenzia delle dogane che portò Striscia ad interessarsi della questione. Oggi leggo che le persone arrestate, parlavano di me in alcune intercettazioni come un “coglione” solo perché mi interessava evidentemente il bene dei miei cittadini. Una cosa è certa: il mio attivismo non è mai stato gradito ma visto come fonte di problemi. Felice di essere un “coglione”… felice di non fare più parte di certi ambienti politici. Una cosa è certa: il mio attivismo non è mai stato gradito ma visto come fonte di problemi” ha aggiunto Tiramani che poi conclude “Il fatto che io non sia stato ricandidato alla Camera, non mi pare più un caso, capisco ora la mia emarginazione politica….”. La polemica si riferisce anche alla tempestosa separazione di Tiramani proprio dalla Lega, partito in cui aveva militato per anni ricoprendo vari incarichi istituzionali.

Oggi Tiramani non ha più alcun ruolo poitico. Ieri però, sempre su facebook, ha annunciato la nascita di una nuova associazione politica, da lui fondata: “Piemonte al Centro”. “Non si tratta di un nuovo partito politico ma di un’associazione che permetterà anche ad iscritti di altri partiti la possibilità di aderire e promuovere interessi amministrativi e sociali – spiega Tiramani -. Sarà la piattaforma per creare liste civiche a Novara, Vercelli e in Valsesia per iniziare, con respiro regionale. Il primo incontro pubblico si terrà a Settembre dopo la pausa estiva. Da troppo tempo il nostro territorio subisce l’influenza di altre province che ci usano come serbatoio elettorale. È ora di rialzare la testa e lo faremo insieme a voi e alla decina di Sindaci che già hanno dato disponibilità ad aderire a questo progetto”.

Al progetto hanno aderito anche Francesco Nunziata, Lorenzo Sozio, Dario Corbellini, Daniele Bonvini. Tiramani entusiasta aggiunge, sempre sui social: “C’è tanta curiosità e richiesta di partecipazione per Piemonte al Centro che si declinerà sicuramente in: Vercelli al Centro, Novara al Centro, Valsesia al Centro. Un modo per esprimerci sulla politica territoriale e fare incontri pubblici su temi interessanti. Da troppi mesi sentiamo “cazzate” su Sanità, trasporti e turismo da parte di alcuni esponenti politici che hanno obiettivi spesso legati ad alcuni progetti personali. Da troppi mesi non esistono collegamenti territoriali ma sudditanza da capetti partitici di altre province. Alziamo la testa tutti insieme”.

 

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1 commento

  1. Tutto dovrà essere chiarito in modo definitivo
    .. aspetta e spera ..
    per ora quel che emerge è l’estrema utilità delle mascherine
    nel salvare dalla povertà (economica).. tanti ..
    politici, funzionari pubblici ecc.
    che si dividevano la torata (denaro pubblico)
    .. in misura e maniera diversa a seconda del “contributo”
    ai “grandi affari” .. prestato in 100 modi diversi.
    Niente di nuovo.

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