La Regione alla ricerca di siti industriali dismessi per destinarli alla produzione di idrogeno: al via il censimento dei papabili

Il Palazzo della Regione Piemonte a Torino

La Regione è alla ricerca di siti industriali dismessi per tramutarli in strutture che facciano aprte del distretto dell’Idrogeno “Hydrogen Valleys” in costruzione in Piemonte. Il primo passo è un censimento di tali siti per concretizzare la possibilità di costruire una strategia articolata con l’obiettivo di coniugare il loro recupero e la loro valorizzazione con la possibilità di candidare progetti a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la realizzazione delle “Hydrogen Valleys”. Si tatta di un’opportunità che Regione Piemonte sostiene con forza non solo sotto il profilo del rilancio dell’economia del territorio ma anche sotto quello ambientale.

“La possibilità di utilizzare aree dismesse per la produzione di idrogeno – spiega il presidente della Regione Alberto Cirio – è una importante occasione di riconversione industriale, ma anche uno dei punti cardine del nostro progetto per rendere il Piemonte una delle capitali internazionali di questo settore. L’idrogeno, insieme ad automotive, aerospazio e intelligenza artificiale, rappresenta uno dei nostri progetti bandiera sui fondi europei del Pnrr, che saranno centrali per le strategie di sviluppo futuro del nostro territorio”.

“La nostra idea di creazione della valle dell’idrogeno sta prendendo forma – commenta l’assessore all’Ambiente e Energia, Matteo Marnati – è importante candidarsi per farci sapere quali siano le aree dismesse che possono essere finanziate per diventare i primi siti produttivi dell’idrogeno. Una manifestazione di interesse allestita in tempi record ed ora finalmente si parte”.

“Sono particolarmente soddisfatto nell’annunciare che quello che sembrava dapprima solo un sogno, via via è diventato prima una idea e ora può’ iniziare a diventare realtà – aggiunge l’assessore – Una straordinaria opportunità di sviluppo dell’economia verde e di incidenza positiva sull’ambiente”.

La mappatura sarà realizzata coinvolgendo direttamente sia soggetti pubblici che privati e le informazioni raccolte, integrate anche con quelle disponibili su altre banche dati già presenti sul territorio regionale, confluiranno nella “Banca dati del Riuso” che verrà messa a disposizione in modo da favorire l’incontro tra offerta e domanda di localizzazione sia per investimenti che riguardino nuove realtà imprenditoriali che siano interessate a insediarsi in Piemonte sia per quelle che invece hanno necessità di ampliare la sede esistente puntando al recupero e al riuso per contribuire alla riduzione del consumo di suolo.

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2 Commenti

  1. Mentre l’altra grande pagliacciata governativa è in fase di “secca” .. e (non illudiamoci) s’attende che la marea riporti l’acqua ad alzarsi, cominciamo ad udire il mantra sostitutivo, il “green” .. SERVE DAVVERO PRODURRE IDROGENO ? .. a cosa serve davvero produrre tanto idrogeno? .. con le future aree dismesse del green di domani avremo finalmente, speriamo presto, un rilancio di certi romantici mezzi di “comunicazione” .. quelli che andavano a idrogeno ?? … :
    https://www.youtube.com/watch?v=IU8bh_Tcz7E

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