Far visita ad amici o parenti in altre abitazioni private, anche se essi si trovano nel raggio dei 30 chilometri, non è più possibile. Lo precisa un chiarimento di Anci Piemonte rispondendo ai dubbi che per il susseguirsi di Dpcm e Decreto Leggi che hanno costruito il quadro di restrizioni a cui sono sottoposti i piemontesi fino a Pasqua.
«Con il passaggio del Piemonte in “zona rossa” – spiega una nota dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia – avvenuto lo scorso 15 marzo, la deroga agli spostamenti per visite ad amici o parenti non è più ammessa. Come precisato nella Circolare del Gabinetto del Ministro dell’Interno del 16 marzo, nelle regioni in fascia rossa (come il Piemonte) le visite a parenti e amici non sono più consentite. Viene quindi meno la possibilità di spostarsi “nel raggio di 30 km” come avviene, invece, in “fascia arancione”.
“ Il divieto di visita cadrà invece nei tre giorni di Pasqua: da sabato 3 a lunedì 5 aprile, quando l’Italia sarà tutta “in rosso”, e sarà invece possibile raggiungere una sola abitazione di parenti o amici, purché nell’ambito della propria regione, una sola volta al giorno tre le 5 e 22, al massimo in due e accompagnati dai minori di 14 anni.
Resta invece consentito, anche in “zona rossa”, raggiungere, da soli, persone non autosufficienti che necessitino di aiuto o assistenza e che non abbiano altre persone che possano occuparsene. Allo stesso modo, restano consentiti gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o per stato di necessità a prescindere dalla dimensione demografica del Comune e dal raggio di spostamento”.
Anci Piemonte poi precisa che «fare la spesa rientra sempre fra le cause che giustificano gli spostamenti. Laddove, quindi, il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati».
Giusto, opportuno il divieto dei 30km. a motivo della crescente diffusione dell’ultima Variante di virus, i c.d. virus-pedinatori o tampinatori.!, sottospecie fondisti-mezzofondisti. Opportuno che il divieto cada proprio sotto la festa della Resurrezione. Il virus notoriamente denuncia agli scienziati una propria debolezza, teme le uova di cioccolata e la colomba, mentre si crogiola alla sola vista di salatini e pizzettine che sotto tale ricorrenza religiosa quasi sempre scompaiono dalle nostre tavole. Anche l’Ema annuisce. .