Il nome del grande regista Giuliano Montaldo, scomparso ieri a 93 anni, è indissolubilmente legato a quello di Vercelli perché fu proprio nella nostra città che egli, nel 1961, girò il suo primo, controverso e coraggioso film, Tiro al piccione, tratto dall’omonimo romanzo di Giose Romanelli.
Tiro al piccione è un film atipico, in quanto racconta la lotta partigiana osservata dalla parte dei fascisti, in particolare quella della Repubblica di Salò. Il protagonista, Marco (Jacques Charrier), è un giovane le cui illusioni si infrangono contro la stoltezza dei gerarchi e di un sistema che ormai è agli sgoccioli.

Per poterlo girare, Montando riportò Vercelli e Costanzana indietro di vent’anni: sono ancora in molti a ricordare piazza Cavour con i sacchetti per proteggersi dal colpi di fucile, fatti sistemare da Montaldo alle finestre degli edifici. In piazza Risorgimento, a Costanzana, venne invece girata una delle sequenze più drammatiche: una rappresaglia dei fascisti sulla popolazione.
Oltre al protagonista, Charrier, tra gli interpreti figuravano attori del livello di Francisco Rabal, Eleonora Rossi Drago, e Cesare Moschin.






Dall’età di 14 anni
(quando fu fatto prigioniero)
all’ultimo film, fu
sempre dalla parte della sinistra!
L’ultima intervista (al Corriere della Sera)
https://www.corriere.it/cronache/23_settembre_06/ultima-intervista-giuliano-montaldo-e1e30cb0-4c9b-11ee-ba13-a63742c0d94b.shtml