C’era anche il Sesia Val Grande Geopark all’ottava Conferenza Internazionale dei Geoparchi Mondiali Unesco che si è tenuta dall’8 al 14 settembre a Madonna di Campiglio e sulle Dolomiti del Brenta.
I geoparchi sono aree riconosciute dall’Unesco per lo straordinario patrimonio geologico di cui promuovono la conservazione e la valorizzazione dei loro territori. I temi trattati in questa conferenza mondiale riguardavano turismo e sviluppo sostenibile, educazione, comunicazione, cambiamento climatico e rischio geologico, oltre alle presentazioni degli aspiranti geoparchi.
L’evento è stato presieduto da Nikolas Zouros presidente della Rete Globale dei Geoparchi e ha visto la presenza di 850 delegati, 1000 partecipanti di tutti i continenti, 64 nazioni, 411 contributi scientifici.
Il Sesia Val Grande Geopark – presente con Tullio Bagnati e Ilaria Selvaggio, direttore e guida del Geoparco, e Marco Giardino professore di Geomorfologia all’Università di Torino – ha ricevuto ufficialmente la pergamena della sua prima rivalidazione per il periodo 2018/2021. In questa occasione 13 sono i geoparchi entrati nella rete globale.
La Conferenza è stata per molti partecipanti anche l’occasione per conoscere la Valsesia. Un gruppo di australiani, indonesiani e russi, accompagnati da Silvano Sinigoi, è salito fino al Passo dei Salati e al’Istituto Scientifico Mosso per poi visitare il Sacro Monte e l’area del supervulcano a Prato Sesia. Stessa esperienza poi vissuta nei giorni seguenti da uno studioso statunitense e da uno norvegese.
