Ieri pomeriggio, alla Tana del Lupo Bianco, l’avvocato carlo Olmo, il benefattore di Vercelli, ha consegnato un altro assegno di 48 mila euro all’Associazione Oncologia Pediatrica presieduta da Roberto Francese, che, commosso, ha ringraziato il grande filantropo vercellese che ha preso a cuore la nobile causa dell’Associazione che ha sede a Salasco.
Questa ulteriore importante donazione va a sommarsi ai 50.000 euro già conferiti durante l’inaugurazione dell’appartamento FORTNITE nell’ottobre scorso a Torino, acquistato sempre grazie alla munificenza del Lupo Bianco, e che viene concesso in comodato d’uso gratuito alle famiglie con bimbi in cura all’Oncologico pediatrico del Regina Margherita al fine di limitare disagi e costi alberghieri.
I 98.000 euro totali verranno invece destinati ad un importante dottorato di ricerca di 4 anni sullo studio degli osteosarcomi in collaborazione con la primaria del reparto oncologico pediatrico dell’ospedale torinese, la dottoressa Franca Fagioli.

L’ osteosarcoma è tumore maligno primitivo alle ossa che non lascia scampo soprattutto se la patologia si presenta nei primissimi anni d’età: è infatti una patologia più frequente purtroppo in età pediatrica e giovane.
Il piccolo Alessandro Francese, un angelo che noi tutti ricordiamo con immenso dolore, nel 2015 era stato a soli quattro anni, il primo caso al mondo registrato in un bimbo così piccolo, poiché il picco di incidenza si abbatte soprattutto dai 10 anni ai 30. In così tenera età, la neoplasia è talmente aggressiva che non lascia quasi mai margini di speranza.
L’osteosarcoma, come spiegato dai medici oncologici, è probabilmente provocato da una combinazione di alterazioni genetiche, che insieme determinano la trasformazione delle cellule ossee immature in tumorali; anziché andare incontro al differenziamento ed organizzarsi per costituire un osso sano, queste cellule “impazziscono” e iniziano a replicarsi velocemente, sovvertendo la normale struttura ossea. Le specifiche alterazioni nei geni che inducono l’iperattività di queste cellule sono ancora oggetto di studio.
Ecco perchè la ricerca diventa assolutamente necessaria, al fine di individuare l’evento/fattore predisponente l’insorgenza della neoplasia, che coincida con il periodo dello sviluppo del bambino caratterizzato dall’aumentata attività cellulare e di rinnovamento osseo.
Un altro immenso gesto di Amore di Carlo Olmo verso i bambini, così tanto amati e per i quali non ha mai lesinato alcun sacrificio.





