Altre truffe ai danni di anziani: una 72enne ha consegnato 30 mila euro ad una sconosciuta che fingeva di essersi presentata in nome della figlia dopo un incidente

Continua incessante l’azione di persone senza scrupoli che, usando sostanzialmente sempre il medesimo metodo declinato in varie modalità, si appropriano, o tentano di farlo, degli averi di persone anziane o dotate di minori attitudini alla difesa per malattie o disabilità.
Solo nell’ultima settimana, sono state denunciate a Comandi dell’Arma ubicati in Vercelli e provincia alcuni episodi, per i quali i Carabinieri stanno indagando al fine di identificarne, quantomeno, gli autori.

Il caso più grave è stato posto in essere ai danni di una 72/enne di Vercelli, alla quale una donna sconosciuta ha telefonato spacciandosi per la figlia ed asserendo di avere causato un sinistro stradale, e che per sanare la situazione sarebbe stato necessario versare subito una cauzione. La vittima ha consegnato ad una donna, presentatasi poco dopo presso la sua abitazione, contanti e gioielli per un valore complessivo di oltre 30.000 Euro.

Analoga sorte è capitata ad una 84/enne della Valsesia, alla quale un finto avvocato ha richiesto, sempre adducendo come scusa la necessità di versare una cauzione per un presunto sinistro stradale causato dalla figlia della vittima, di consegnare tutti i valori che deteneva in casa: il danno, questa volta, è ammontato a circa 12.000 Euro, tra contanti e monili.

Nell’abitazione di una coppia di coniugi di 81 e 75 anni, in provincia, invece, un falso operatore dell’azienda dell’acquedotto si è fatto consegnare i valori che gli anziani detenevano in casa, asseritamente per proteggerli dalla corrosione; il danno, probabilmente non molto rilevante, non è stato esattamente quantificato.

E’ andata meglio ad un 83/enne di Crescentino, al casa del quale si sono presentati due individui spacciandosi rispettivamente per Carabiniere ed addetto alla manutenzione dell’acquedotto; l’anziano, sospettando ciò che stava per succedere, ha fatto giusto in tempo ad estrarre dalla tasca il cellulare con cui avrebbe chiamato il 112, che i due erano già scomparsi.

Sempre a Crescentino, un 75/enne non si è lasciato raggirare da due sedicenti Carabinieri i quali, presentatisi davanti alla sua  abitazione, hanno chiesto di accedere al fine di verificare la regolarità del denaro detenuto in casa. Avendo intuito che la scusa non aveva fatto presa sulla vittima prescelta, i due si sono repentinamente dati alla fuga.

Gli episodi descritti richiamano ancora una volta alla necessità di tenere gli occhi aperti ed istruire le persone più fragili, in particolare parenti, congiunti ed amici anziani e disabili, a diffidare da coloro che si presentano a casa adducendo le scuse più varie; una chiamata al 112, o anche eventualmente al vicino di casa, può mettere al riparo da situazioni che possono, in un attimo, vedersi sottrarre i risparmi di una vita. Peraltro, i contanti ed i monili di valore sarebbe bene non detenerli in casa, bensì depositarli presso istituti bancari dotati di cassette di sicurezza.

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1 commento

  1. Ancora il binomio figli/immanente pericolo
    Di fronte all’asserzione che un proprio figlio
    ha subito un grave incidente
    oppure soffre il bisogno immediato di soldi
    (..o gioielli..generosamente “accettati”)
    per affrontare un immediato e grave pericolo,
    chi non abbasserebbe le “difese” antitruffa?
    In certa misura, nessuno
    …salvo, ovvio, chi non ha avuto figli.
    ..
    Oltre ciò, in questi ultimi anni
    la “paura di morire” delle più svariate malattie
    alcune anche largamente sovrastimate,
    è stata continuamente coltivata,
    con gran successo presso le menti più sensibili,
    anche da alcuni importanti enti e media nazionali

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