Al Piemonte riconosciuto lo stato di Emergenza per la siccità: subito dal Governo 7,6 milioni, ma ne servono più di 100

Siccità in Piemonte - Il fiume Po in secca ai Murazzi di Torino (fonte Regione Piemonte)

Il Piemonte è stato riconosciuto come una delle regioni in Stato d’Emergenza per la siccità dal Governo. Per questo arriveranno subito 7,6 milioni di euro per i primi interventi. Lo hanno annunciato ieri sera il Presidente della Regione Alberto Cirio, insieme agli assessori all’Ambiente Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi e all’Agricoltura Marco Protopapa in una nota, sottolineando: “Attendevamo questo riconoscimento che siamo stati tra i primi a richiedere. Lo stato d’emergenza è un passaggio indispensabile per intervenire in modo strutturale sull’emergenza che ci sta colpendo in questi mesi, ma anche per limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro. Siamo soddisfatti che sui primi 36,5 milioni stanziati stasera dal Governo 7,6 arrivino in Piemonte. Serviranno a mettere in campo le opere di somma urgenza per dare respiro alla nostra rete idrica. Ci auguriamo che arrivino al più presto anche le altre risorse per gli interventi strutturali necessari, solo in Piemonte superano i 100 milioni di euro, e che dopo lo stato di emergenza venga riconosciuto anche lo stato di calamità per la nostra agricoltura, che a livello nazionale conta già più di un miliardo di euro di danni. Quello della siccità, però, è un tema che richiede ormai una regia e una attenzione nazionale ed europea ed è per questo che abbiamo chiesto e ottenuto che giovedì questa emergenza sia al centro del dibattito della prossima plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo”.

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1 commento

  1. Il Piemonte vanta la propria ” preminenza – nell’emergenza ” .. e, con giusta soddisfazione rimarca la preminenza dello stanziamento ricevuto .. com’è potuto accadere? che sia giunta agli scienziati del Governo Centrale una raccomandazione da parte dello spiritello, nella circostanza un po’ incazzato, di Cavour?
    ..
    Per ora il problema viene definito come preminentemente di carattere agricolo e produttivo, ma intanto i più avveduti fra i politici-scienziati hanno cominciato a chiedere ai cittadini di non esagerare con la-potabile .. insomma di non starsene come dei coxxioni per ore ed ore sotto la doccia .. dii non lavare la verdura che avevano già ben sciacquato alla produzione o al supermercato (che certe cose le sa fare, e c’è da fidarsi).
    A giugno 2022 è arrivato anche in Piemonte il cambiamento climatico, lo annunciava da tempo la Greta con le tv e tutti gli altri, i giornali e ormai lo capiscono TUTTI, per lo meno … coloro che s’informano alla tv e sui giornali.
    Son certo che il Presidente della Regione Alberto Cirio, insieme agli assessori all’Ambiente Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi e all’Agricoltura Marco Protopapa, nell’ultima settimana avranno individuato con esattezza, finalmente (improvvisamente) piuttosto miracolosamente TUTTO quanto necessita per
    “(..) mettere in campo le opere di somma urgenza per dare respiro alla nostra rete idrica. .. anche .. interventi strutturali necessari (..) ”
    Alle basi teoriche scaturenti da anni di studi e ricerche avranno avidamente unito video come questo:
    ..
    Gli acquedotti romani. Come li costruivano?
    https://www.youtube.com/watch?v=QqE6eSh4AOg

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