Da questa mattina il reparto Oculistica dell’ospedale “Sant’Andrea” ha una apparecchiatura di ultima generazione per la diagnosi delle più comuni patologie vascolari dell’occhio come la retinopia, la degenerazione della macula e l’occlusione vascolare. E’ un fluorangiografo in grado di funzionare anche come angiografo Oct e compiere angiografie anche senza il liquido di contrasto; inoltre fare tomografie retiniche. Costa 256 mila euro ed è stato in parte finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, che ha contribuito all’acquisto con una donazione di 40 mila euro.

La nuova apparecchiatura, che sarà in grado di svolgere anche 70/80 esami della vista al giorno, è stata presentata questa mattina in Oculistica dal primario Giuseppe Macrì, dal direttore generale dell’Asl Eva Colombo (con il direttore sanitario aziendale Fulvia Milano e il direttore sanitario ospedaliero Scipione Gatti) e dal presidente della Fondazione Carisver Aldo Casalini. Quest’ultimo è stato ringraziato dalla dottoressa Colmombo anche per due altre donazioni minori, ma pure sempre significative e importanti per la sanità vercellese, che hanno consentito di collocare nuovi televisori in stanze per il ricovero che ne erano ancora prive, e di sterilizzare alcuni cani (anche in vista delle adozioni) su richiesta del Servizio Veterinario dell’Asl.

Ha commentato l’avvocato Casalini: “Il rapporto che la nostra Fondazione ha con l’Asl è tale da consentirci sempre donazioni mirate, su richiesta della direzione aziendale. Stiamo prendendo atto con soddisfazione, e con noi tutta la cittadinanza, che non c’è più quella migrazione di massa degli utenti della sanità vercellese verso i lidi novaresi. Noi continueremo a sostenere la nostra sanità, e non ci fermiamo qui”.
Il direttore generale dell’Asl ha osservato che la missione di una sanità che si rispetti dev’essere quella di dare sempre maggiore benessere ale persone, migliorando la qualità della vita. Per questa ragione i 256 mila euro spesi per il fluorangiografo sono un prezzo del tutto adeguato all’importanza che questa nuova apparecchiatura avrà per tanti cittadini vercellesi.






La Fondazione “dona” 40m (dei 256 necessari) … mi pare di capire che il rimanente è stato tratto dalla Sanità pubblica (col nostro contributo in tasse e imposte) .. possibile che questa importante apparecchiatura non fosse nelle corde e nel portafoglio dello Stato Italiano .. s’è speso tutto per i salvifici vaccini?