Vercelli – Carlo Olmo si era mosso immediatamente ieri sera per venire incontro alle richieste del sindacato Nursing Up (leggi qui e qui) che lamentava la disponibilità sempre più ridotta di mascherine e camici per i medici e infermieri che devono fronteggiare l’emergenza Coronavirus e aveva subito messo a disposizione 100 mila euro per rifornire dei cosiddetti Dpi (dispositivi di protezione individuale) medici, infermieri e oss della Rianimazione, del Dea e degli Infettivi del Sant’Andrea.
Così si è subito messo in moto, trovando non poche difficoltà per i rifornimenti, pur richiedendoli a mezza Europa. Ora questa via non verrà abbandonata perché Olmo aggiungerà altri soldi di tasca sua ai 100 mila promessi, proprio per l’acquisto di quelle attrezzature di protezione, appena verranno reperite sul mercato internazionale. Ma, nel frattempo, d’intesa con la Direzione Sanitaria dell’asl di Vercelli, con i 100 mila euro sono stati acquistati ben tre Ventilatori speciali, macchinari per l’ossigenazione di persone in Rianimazione che consentiranno di allestire ben tre posti in più salvavita nel nostro ospedale.
Uno dei tre Ventilatori salva vite umane arriverà immediatamente, gli altri due a giorni, con la Protezione civile. Commenta Sergio Macciò, che ha contribuito a questa operazione assolutamente straordinaria: “Una cosa assolutamente fantastica e fatta a tempo di record per la salute dei cittadini vercellesi”. Già perché anche per l’acquisto di questi tre macchinari, che di questi tempi difficili sono complessi da reperire viste le richieste pressanti da tutte le regioni, è stato necessario un complesso lavoro a tempo di record. Ma alla fine Olmo ce l’ha fatta.
Aggiunge lo stesso Carlo Olmo: “Sono orgoglioso di questa donazione, ma farò di tutto per recuperare anche i Dpi per i medici e gli infermieri, come avevo promesso. Li cercherò ovunque, anche all’estro. Sono anche orgoglioso che, in qualche modo, il mio esempio abbia dato l’inizio a una gara di solidarietà tra le persone vercellesi e non, che hanno cominciato a donare contributi all’Asl per combattere contro il virus. Si tratta di un esempio di come uniti si possano fare grandi cose. Ecco, aggiungo questo: stiamo uniti e insieme vinceremo le difficoltà che oggi ci troviamo ad affrontare”.