Addio a Lino Nobili, prima portiere e poi allenatore della Pro: aveva 85 anni

Lino Nobili, uno dei personaggi più popolari del calcio a Vercelli, si è spento nella sua Alessandria a 85 anni. Nelle stagioni 1960-61 e 1961-62 fu il portiere delle bianche casacche, e, per due campionati, tra l’80 e l’82,  i primi della gestione Celoria, ne fu l’amatissimo allenatore.

Come portiere Nobili, giocò anche nell’Inter (disputando da titolare due partite nell’allora Coppa delle Fiere) e soprattutto nella Spal, nella stagione 1959-60, trascinando con le sue parate la società ferrarese in uno storico 5° posto in campionato.

Nella prima stagione da portiere nella Pro giocò 26 partite, incassando 16 gol, e la squadra, affidata prima a Pedroni e poi al tandem Russi-Donna, arrivò quinta. Nella seconda, con Baldo Depetrini in panchina, che gli preferiva Dejaco, totalizzò invece solo nove presenze e non fu schierato (con non poche polemiche dei tifosi) nello spareggio di Novara con il Saronno che costò ai bianchi la retrocessione in D.

Quando tornò a Vercelli per allenare la prima squadra, Giuseppe Celoria aveva appena assunto la presidenza. Il primo campionato (‘80-‘81) fu interlocutorio, ma nella stagione seguente, la squadra rivaleggiò a lungo con l’Asti e con la Novese per la promozione in C: il sogno di infranse per un’inopinata sconfitta interna con l’Orbassano alla terz’ultima di campionato. La domenica successiva, la Pro non riuscì ad espugnare il campo dell’Asti (finì zero a zero), che fu poi promosso con 42 punti: la Pro finì terza con 39 dietro alla Novese (40).

Dopo quel campionato, Lino Nobili (detto “Lionone-Leone”, proprio per la carica che sapeva infondere alla squadra) lasciò la Pro Vercelli, ma la città non l’ha dimenticato. I funerali saranno celebrati ad Alessandria (la sua città d’adozione, perché era nato a Carate Brianza) martedì alle 9 nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria.