A meno di un anno di distanza (era l’ottobre dello scorso anno) dalla scomparsa dell’adorata moglie, Mariapina, si è spento a 77 anni l’avvocato Edmondo Dibitonto, una delle figure del mondo forense e della politica, è stato uno storico esponente del Pci, fu sindaco di Santhià tra il 1978 e il 1981 e, per un breve tempo, negli Anni Novanta, segretario provinciale dei Ds. Adesso faceva parte del Pd. Per tutti coloro che l’hanno conosciuto, una delle persone più care e stimate degli ultimi decenni.
Lascia i figli Daria, con Gian Paolo e Luca, con Chiara. I nipoti Aurora, Dorotea, Simone e Viola; la sorella Carmela, con la figlia Licia; il cognato, i nipoti, i parenti. I funerali saranno celebrati nel Duomo di Santhià martedì alle 15,30, dove domani, lunedì, alle 17, sarà recitato il Rosario. L’avvocato Dibitonto aveva lo studio professionale a Vercelli, in via Nigra, che frequentava ancora regolarmente.
La notizia sta suscitando un cordoglio profondissimo. Addolorato e sgomento l’amico di sempre, Roberto Scheda, sindaco di Vercelli, che ricorda: “Edmondo lavorava in banca ed era molto attivo come rappresentante del Sunia, il sindacato inquilini. Fui io a convincerlo a lasciare il lavoro in banca per venire a svolgere il praticantato nel mio studio. Sono felice di averlo fatto perché Vercelli e il Vercellese hanno acquisito un civilista di prim’ordine, una persona dall’onestà e dalla dirittura esemplari. Ci mancherà tantissimo”.






Godeva universalmente
di una fama,
rara per la categoria:
di grande serietà e preparazione.
Avendo bisogno di una consulenza
mi rivolsi allo studio
(fui accolto
molto correttamente)
forse proprio all’insorgere
dei problemi di salute
e non ne uscii con l’appuntamento,
senza aver capito