Ecco come coronare il sogno di Paolo Sala su Gaetano Scardapane

Il giorno prima di morire, sconvolgendo tutto il mondo dello sport e l’intera città, sabato 12 giugno, il giornalista Paolo Sala andò a pranzo con alcuni amici di vecchia data, come Pasquale Fiorenzi e Franco “Degio” Degiovannini al San Rocco di Asigliano e anche in quella circostanza confidò tutta la sua delusione perché Vercelli, a distanza di dodici anni dalla scomparsa, non era ancora riuscita ad onorare il nome di uno dei suoi più grandi uomini di sport, Gaetano Scardapane, intitolandogli una via, una piazza, un’importante struttura sportiva. E tutto ciò, nonostante la Federcalcio provinciale avesse protocollato una richiesta ufficiale al Comune il 17 settembre 2018.

Paolo sala scomparso all’improvviso due domeniche fa a 52 anni

Ma adesso, non fosse altro che per esaudire questo grande desiderio di un amatissimo uomo di sport, scomparso improvvisamente  a 52 anni, su iniziativa dell’ex assessore allo Sport ed ex consigliere federale della Figc Andrea Coppo, si è riunito presso l’impianto sportivo “Renzo Maglione” del rione Canadà (la società sportiva di cui Sala era presidente) un gruppo di amici che hanno costituito un comitato “ad hoc” proprio per sostenere quella richiesta al Comune del delegato provinciale della Federcalcio Piero Pulcina, pure presente alla riunione.

Tra gli altri, questa mattina, oltre a Coppo e Pulcina, c’erano l’ex presidente del Canadà Valter Cedone, un’altra colonna del Canadà come Dulvio Bordin, il commercialista Piero Pastore, Maurio “Billiy” Bilotta, Franco “Degio” Degiovannini e soprattutto Pasquale Fiorenzi, vera memoria storica vivente del calcio vercellese.E poi, Roberto Ponte , il direttore del giornale al quale Paolo collaborava da ben trentasette anni e di cui era redattore da trenta, “La Sesia”, ed il vice direttore di TgVercelli, Enrico De Maria. Non erano presenti, ma hanno espresso tutta la loro vicinanza al progetto la presidente provinciale del Coni Laura Musazzo e il presidente onorario del Castigliano Emanuele Caradonna.

E’ stato deciso di distribuire centinaia di pre stampati con la dizione “Paolo Sala aveva un sogno: ricordare Gaetano Scardapane dirigente Figc – artefice della costruzione del campo Luigi Bozino – con l’intitolazione della piazzetta antistante il campo Bozino”. Ciascun cittadino vercellese che desidera coronare il sogno di sala potrà andare a firmare presso il Canadà e le altre società calcistiche cittadine, presso il giornale “La Sesia”, via Quntino Sella 30, presso la Federcalcio in via Chicco, presso il Coni provinciale in via Salvatore, presso lo studio di Andrea Coppo in via Camillo Leone, presso lo studio di Piero Pastore in via Vinzaglio e in altre sedi che saranno comunicate di volta in volta successivamente.

La petizione che si concluderà il 30 settembre sarà poi consegnata al Comune per riproporre la proposta ufficiale della 17 settembre  2018 protocollata dalla delegazione provinciale della Federcalcio. L’obiettivo è di raccogliere migliaia di firme. Dice Andrea Coppo: “A differenza di altre intitolazioni ‘difficili’ perché si tratterebbe di costringere gli abitanti dela via che cambierebbe nome a rifare i documenti di identità, qui il problema non esiste perché la piazzetta antistante il Bozino non ha alcun nome”.

Durante la riunione del Comitato promotore, è stato ricordato che Gaetano Scardapane, scomparso nel novembre del 2009 alle soglie dei 93 anni, è stato l’artefice della costruzione del campo sportivo, inaugurato il 21 settembre del 1958 dopo otto anni di lavori. La struttura, rinnovata di recente sotto l’impulso di Coppo, allora assessore allo Sport, e grazie al suo successore Mimmo Sabatino, è stata per oltre sessant’anni (non consecutivi, perché per diverso tempo era stata abbandonata a se stessa), il campo di calcio più frequentato anche da centinaia di ragazzi che non erano iscritti ad alcuna società sportiva, ma, ovviamente, soprattutto dai giocatori in erba dei club vercellesi che potevano contare (a differenza di adesso) su ben pochi impianti.

Ora il “Bozino” ristrutturato dal Comune è stato dato in gestione ai ”Diavoletti” del presidente Alessandro Scheda.

 

Al di là di essere stato il fautore della costruzione del “Bozino”, Getano Scardapane merita di essere ricordato sempre e praticamente dalla sua città di adozione (era abruzzese di origine) per tantissimi altri meriti: 30 anni di presidenza della Figc e, nelle vesti di fiduciario, la salvezza della Pro Vercelli nel 1963, quando riuscì a mettere insieme la cordata della Famija Varsleisa (con il presidente Carlo Ranghino) che scongiurò la scomparsa della pluriscudettata società di via Massaua dal mondo del calcio; e poi, nel 1990, da consigliere regionale della Figc, con l’iniziativa per allargare la Promozione da 16 a 18, squadre, consentendo alla Pro, che era precipitata tra i dilettanti, dopo le ben note vicende dell’epilogo della gestione Celoria, di ripartire almeno da quella categoria.

E non sono che alcune della ragioni (unite alla lettura dei suoi preziosissimi diari) che Paolo Sala sosteneva affinché gli venisse intitolato qualcoisa di significativo. Onoriamo la memoria di Paolo coronando il suo grande sogno.

 

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