Un giovane dottore in infermieristica, Andrea Vadalà, ha scritto una Storia dell’Ospedale Sant’Andrea (edita da Gallo Arti Grafiche) che sarà presentata martedì 21 giugno alle 11,30 nell’aula magna dell’ospedale. Vadalà ha dedicato il libro alla cara memoria del medico Francesco Barillà, ucciso dal Covid (con i colleghi Luciano Bellan e Giovanni Canavero) nel dicembre del 2020 e insieme ai figli del medico ha deciso di donarne il ricavato alla Cardiologia del “Sant’Andrea”.
Andrea Vadalà ha realizzato quest’opera con grande spirito di ricerca, aiutato, tra gli altri, dall’Ordine dei medici (ed in particolar modo dal presidente Germano Giordano e dal dottor Sergio Macciò) dal primario di Cardiologia Francesco Rametta, dal direttore dell’Emodinamca Fabrizio Ugo, dallo storico dipendente di Radiologia Riccardo Amalfa e dall’ex dipendente dell’Asl, conosciutissimo da tutti i vercellesi perché era l’impiegato dello sportello do via Crosa, Francesco Memore. E’ stato proprio Memore il fautore dela targa intitolata a Barillà, collocata un anno fa nella Guardia medica del Sant’Andrea, dove il medico scomparso nel dicembre del 2020 aveva lavorato per qualche tempo: ricordiamo che il dottor Barillà era anche stato il medico della casa circondariale di Vercelli, nonché medico di famiglia in diversi comuni del Vercellese.

Quella di Vadalà è dune una storia scritta anche attraverso ricordi in presa diretta e soprattutto col cuore: nel libro si parla della costruzione del “Sant’Andrea” (che venne inaugurato dal Presidente Segni il 21 ottobre del 1962), dell’ex Ospedale provinciale neuropsichiatrico (Opn) dell’ex Scuola per infermieri professionali “Rodolfo Avogadro di Vigliano”, dell’apertura dell’Oncologia, dell’avvio del “118”, della prima procedura cardiologica invasiva., etc. Ricco il materiale fotografico: tra coloro che l’hanno fornito, il fotografo de La Stampa e oggi di TgVercelli Renato Greppi. Vadalà ha concepito l’opera durante gli anni di volontariato sulle ambulanze e di tirocinio nel nosocomio vercellese. E l’ha scritta soprattutto col cuore.
Dunque, un libro e, di conseguenza, una presentazione – ad invito – che si annunciano molto interessanti e alla quale prenderanno parte, tra gli altri, i vertici dell’Asl. Al termine, don Gianfranco Brusa benedirà un ritratto del dottor Barillà che sarà collocato nella Guardia medica.
”Storia dell’ospedale Sant’Andrea” sarà poi in vendita presso la Tipografia Gallo, l’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Carlo Olmo e, per gli ospedalieri in servizio, nel Reparto di Radiologia del Dea.





