Il 33enne nigeriano, dopo tre mesi, è stato seppellito a Bergamo

Il cimitero monumentale di Bergamo

 

 

È finalmente terminata l’odissea del corpo di Ifeanyi Amaefula, il 33enne nigeriano in attesa da tre mesi di una degna sepoltura. Oggi pomeriggio infatti si sono svolte le esequie del giovane che era morto suicida lanciandosi dal treno Chivasso-Novara. Il funerale è stato officiato nel primo pomeriggio al Patronato San Vincenzo di Bergamo. Il corpo è stato tumulato nel cimitero monumentale di Bergamo.

Le spese del rito funebre, si parla di circa 1500 euro, saranno sostenute dal Comune di Bergamo, che ha ricevuto tutti i documenti necessari (certificato di morte e documenti di trasporto salma) dopo le roventi polemiche delle ultime ore. A quanto riportato da La Stampa un ruolo importante per sbloccare la situazione lo ha avuto il sindaco di Vercelli Maura Forte. “Per quanto ci riguarda – ha detto l’assessore bergamasco ai servizi cimiteriali, Giacomo Angeloni – è una cifra che possiamo permetterci. Gli amministratori pubblici devono avere anche un po’ di umanità. Ora Ifeanyi Amaefula è finalmente a Bergamo, questa storia, questa tragedia della disperazione, mi ha fatto molto riflettere. Penso ci sia un limite alla cattiveria ma in questa vicenda non l’ho visto. Penso ci si debba vergognare tutti: esistono persone anzi Sindaci che di fronte alla morte di un giovane fanno delibere per evitare le spese di un funerale. Penso che questa vicenda abbia reso Bergamo migliore. Un segno, piccolo, di umanità. Ringrazio per il supporto e la collaborazione Gabriele Molinari, consigliere della regione Piemonte e Maura Forte sindaco di Vercelli”.

 

Ma il ragazzo nigeriano di cui tanto si è parlato in questi giorni non verrà dimenticato. Lo aveva scritto su Facebook il consigliere regionale Gabriele Molinari, annunciando l’idea di raccolta fondi, in sua memoria, per creare una struttura, una rete, che sia d’aiuto ad esempio a seppellire coloro che muoiono in totale solitudine. Idea di cui aveva discusso proprio con l’assessore bergamasco, e che pare sia germogliata in fretta. “Con Giacomo Angeloni – aveva spiegato Molinari -, l’assessore di Bergamo che si sta occupando del caso (e che ringrazio per l’impegno), ci siamo confrontati a lungo, provando a immaginare come da una vicenda così triste possa costruirsi, a partire dal ricordo di Ifeanyi, un’iniziativa di solidarietà ampia ed inclusiva, che coinvolga cittadini, associazioni e istituzioni, realtà piemontesi e lombarde ma non solo. Un’iniziativa che sia rivolta a chi è fragile, a chi in vita e ora addirittura anche in morte resta “la parte debole” di un mondo troppo egoista e anche troppo distratto. Penso sia la migliore risposta possibile da dare alle tante persone che hanno offerto (e ancora offrono) la propria disponibilità ad aiutare, e anche un modo utile per unire territori e amministrazioni a volte ancora troppo lontani”.

Presto questo “qualcosa” diventerà realtà.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here