Sabato e domenica scorsi si sono svolti a Casale Monferrato, presso il Palasport “Paolo Ferraris”, i Campionati Italiani Assoluti di karate tradizionale FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini), Federazione fondata dal maestro Hiroshi Shirai, il massimo esponente vivente del karate mondiale. Molto alto il livello tecnico riscontrato negli atleti impegnati a contendersi il titolo italiano nelle varie specialità e classi previste, sia nel kata (forma) che nel kumite (combattimento) individuale e a squadre. I quattordici atleti partecipanti della Yanagi, si sono ben comportati, ottenendo podi di rilievo.

Nella giornata di sabato si sono svolte tutte le gare di kata (forma), individuale e a squadre, e di kumite (combattimento) individuale solo per la classi Cadetti (15-16 anni) e per le classi Juniores (19-21 anni) e Seniores (22-35 anni) oltre 2 dan. Nel kata purtroppo non sono giunte medaglie, anche se la squadra formata da Gabriella Rigolone, Elena Sequino e Desiree Bosco ben si è comportata, ma senza riuscir ad accedere alla fase finale riservata alle prime quattro classificate. E’ nel kumite che la Yanagi si è fatta notare, andando oltre le previsioni. Nella classe Cadette – 55 Kg Desiree Bosco, con un discutibile giudizio dell’arbitro centrale, è stata fermata al primo incontro. Nella classe Seniores – 60 Kg, Carlotta Gerla con una prova stupenda si è aggiudicata con merito la finale in programma nel tardo pomeriggio, dove ha surclassato nettamente la rivale emiliana, mettendosi al collo l’ambita medaglia d’oro ed il titolo di Campionessa Italiana. La tensione della gara, nella classe Seniores – 75 Kg, ha compromesso il secondo incontro per Luca Tressoldi.

Strepitoso invece il rientro di Marco Babbini, dopo l’infortunio patito lo scorso anno alla gara internazionale di Treviso, con stucchevoli incontri di alta tecnica e velocità ha conquistato la finale, poi persa in maniera più che decorosa contro il più anziano ed esperto collega della squadra nazionale.

La giornata di domenica è stata dedicata solo al kumite, con le classi Speranze, Juniores e Seniores cinture marroni e 1° dan e a squadre. Elena Sequino e Gabriella Rigolone, nella classe Speranze – 55 Kg, si sono messe in evidenza, ma è stata Gabriella a salire sul terzo gradino del podio, aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo la medaglia di bronzo. Al loro esordio nella classe Speranze, sia Ocsana Bettini che Ruben Triberti non sono riusciti ad esprimersi al meglio e hanno perso l’incontro. Nella classe Seniores, Alessandro Clemente impegnato nei -75 Kg , ben si è comportato, riuscendo a raggiungere la finale, poi persa di misura ma contento di aver ottenuto un prezioso argento. Francesca Babbini, già medaglia d’oro lo scorso anno all’esordio in questa classe Juniores, ha perso il primo incontro, ma nei ripescaggi ha ritrovato la giusta determinazione, arrivando a conquistare il terzo gradino del podio. Nel kumite a squadre, era grande l’attesa per quella maschile impegnata nella serie A, dove figurano le migliori otto squadre italiane e si gareggia con squadre composte da cinque atleti più due riserve nel maschile e da tre atlete più due riserve nel femminile. La squadra femminile composta da Carlotta Gerla, in veste di capitana, Francesca Babbini, Gabriella Rigolone, Erin Tressoldi e Elena Sequino, ha superato agevolmente il primo turno, ma si è fermata al successivo, per la troppa fretta di chiudere l’incontro. Nel maschile la squadra capitanata da Alessio Sampietro, al suo ultimo anno di agonismo, e composta altresì da Francesco Porreca, Marco Babbini, Luca Tressoldi, Alessandro Clemente, Federico Zucco, è riuscita ad imporsi nettamente al primo incontro contro la compagine veneta, ma poi contrapposti alla forte squadra di Milano, risultata poi vincitrice, veniva estromessa non per differenza di vittorie, ma solo per un punto (wazaari) di scarto.
Il maestro Ivano Caruso, in veste di Coach, che ha seguito incessantemente i ragazzi in tutte le fasi di gara dice:” sono contento per quanto fatto dai miei ragazzi e per l’impegno dimostrato; sono orgoglioso di loro ed in particolare per l’impegno profuso in questi tanti anni dal capitano della squadra Alessio Sampietro giunto al suo ultimo anno di agonismo. L’unico rammarico è l’infortunio subito da Alessandro Ferrari nella fase di preparazione la scorsa settimana. Sono certo che il suo apporto nella squadra avrebbe cambiato l’esito finale. Comunque il fatto di aver ottenuto diversi podi di prestigio, dove spicca il titolo di Campionessa Italiana di Carlotta Gertla, rende onore a questi splenditi atleti cresciuti nella nostra storica società bicciolana”.





