Venerdì alle 10,30 in Duomo l’addio a Paolo Briglia

 

 

Vercelli – Saranno celebrati venerdì alle 10,30, in Duomo, i funerali di Paolo Briglia, scomparso improvvisamente a 60 anni. Dipendente della Cartepillar, sportivo (in gioventù era stato un eccellente giocatore: aveva sostenuto anche un provino per il Torino), soprattutto persona dal cuore immenso e di rara sensibilità.

Paolo Briglia, figlio di uno stimato esponente della Democrazia Cristiana, lascia la moglie Roberta Martinengo (dipendente della Provincia), il figlio Stefano, la mamma Marisa, la sorella Marinella (con il marito Stefano ed i figli Ludovico e Francesco) e la suocera Ines.

La notizia della scomparsa Paolo Briglia ha suscitato un cordoglio enorme in tutta la città. Paolo e la sua Roberta erano legatissimi ad un gruppo di amici, tra i quali Gino Tarricone, Agostino Gabotti, Alessandro Bizjak, Franco Roncarolo, Tony Ferraris, Roberto Vallacchi. Ma soprattutto, i coniugi Ezio Candellone (suo grande compagno di calcio) e Gianna Baucero, cui erano legati fino dall’’infanzia.

L’assessore agli Eventi culturali, ricordando quanto Paolo era stato vicino a lei e ad Ezio anche nei giorni che avevano preceduto la prematura scomparsa dell’amico, alla fine del 2018, e accomunandosi a Roberta (per lei, una sorella), gli ha rivolto questo toccante pensiero sulla sua pagina Facebook:

“Le feste di compleanno da ragazzi, in collina. Le gite in bicicletta, i pomeriggi all’oratorio. Le prime vacanze da adulti, noi 4, in due tendine canadesi. I castelli di sabbia sulla spiaggia morbida di Le Castella, tra stelle marine e gigli selvatici. E poi, la sera, dopo il sole e i bagni, a cena in quella trattoria sul mare, dove tu ed Ezio ci facevate ridere con la vostra allegria. E i bagni nella fontana, e le bandiere tricolori, e un’amicizia che è rimasta un’ancora, anche quando uno di noi se n’è andato. Lo hai assistito come un fratello e anche ‘dopo’ non ci hai lasciati. Ora vi ritroverete e, chissà, forse tornerete a giocare a calcio. Ricordati che lui era tosto, uno stopper antico, di quelli rocciosi. Noi vi applaudiamo da qui, come facevamo già ai tempi del Bozino, durante i tornei studenteschi. Eravamo le vostre ragazzine, poi siamo diventate le vostre fidanzate, quindi le vostre mogli e le madri dei vostri figli. Ciao, amico di sempre. Salutami il mio Ezio. Ti vogliamo bene”.

Immenso il cordoglio del calcio vercellese, sia ovviamente della Veloces, la sua prima società, e anche delle Scuole Cristiane, dove Paolo Briglia aveva allenato, lasciando, come in tutti gli altri ambienti che frequentava, un ricordo indelebile.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here