Varate le nuove restrizioni dal Governo Draghi: Pasqua blindata con tutta l’Italia in zona rossa

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi

Il Governo Draghi ha varato la tanto annunciata (e richiesta dal Cts e dal Ministro Speranza) stretta sulle libertà degli italiani, contenuta nel Decreto Italia, che partirà lunedì 15 marzo e durerà per due settimane, ma si collegherà alla Pasqua, quando nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile la zona rossa sarà estesa a livello nazionale (di fatto anche se viene chiamata zona rossa nazionale si tratta di un lockdown duro come un anno fa). Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno quindi su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone (salvo diverse disposizioni regionali).

 

Visite ad amici e parenti

Ok in zona arancione alle visite a casa di amici e parenti che abitano nello stesso Comune, dalle 5 alle 22, massimo in due persone oltre ai minori di 14 anni dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e il 6 aprile. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa.

 

Zona rossa “automatica”

Da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.

 

Strette anche in zona gialla

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni i cui territori si collocano in zona gialla, si applicano le misure stabilite dai provvedimenti per la zona arancione.

 

 

Nel caso di una regione in ZONA ROSSA (come il Piemonte da lunedì) ecco le nuove regole specifiche del Governo Draghi:

 

SPOSTAMENTI

In zona rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti:

 

– per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);

– il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro la regione (su questa misura però possono intervenire ulteriori restrizioni regionali con ordinanza locali, come ad esempio accade in Piemonte con il divieto di accesso alle seconde case)

– non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private che siano abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

 

NEGOZI, RISTORAZIONE, PUBBLICI ESERCIZI

Chiusura dei negozi, fatta eccezione di supermercati, beni alimentari e di prima necessità. Per fare la spesa potrà recarsi solo un componente per famiglia. Saranno sospese le attività per i servizi alla persona ad eccezione di lavanderie, tintorie e servizi di pompe funebri. Chiusi barbieri, parrucchieri, estetisti e centri estetici.

 

È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.

Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

– dalle 5 alle 18 senza restrizioni;

– dalle 18 alle 22 è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

 

CULTURA

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso, ad eccezione delle biblioteche , dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

 

ATTIVITA’ SPORTIVE

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Consentita l’attività motoria individuale solo nei pressi della propria abitazione.

 

SCUOLE

Chiuse le scuole di ogni ordine e grado compresi i micro nidi 0-3 anni, Dad dunque al 100%. Resta garantita la didattica in presenza per gli studenti con disabilità o per gli alunni con dei bisogni educativi speciali

 

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