Vacanze in zona rossa: no in Italia sì all’estero. Federalberghi: “Non capiamo come sia possibile”

La notizia che, seppure tutta l’Italia sia in zona rossa per Pasqua con spostamenti e vacanze di fatto vietate, sia sempre possibile anche in zone rosse effettuare viaggi all’estero per vacanza (è una nota del Viminale a consentire gli spostamenti – persino tra regioni – per andare in aeroporto per andare in vacanza, leggi qui e qui) ha generato la dura reazione di Federalberghi: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia. Se le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – prosegue la nota – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.

Ricordiamo che con una nota del gabinetto della ministra Luciana Lamorgese il Governo ha chiarito nelle settimane scorse il via libera di fatto per gli spostamenti verso l’aeroporto per dirigersi all’estero: «Sono giustificati se finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento». Muniti di autocertificazione, dunque, il viaggio da casa in aeroporto, anche in zona rossa, è attualmente ritenuto tra i movimenti essenziali consentiti. Da lì il gioco è fatto. E ci si potrà dirigere da turisti nei seguenti Paesi: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. A parte eccezioni di territori non appartenenti all’Ue, a restrizioni da rispettare, e tampone rapido a cui sottoporsi una volta tornati in Italia, la vacanza è consentita.

Federalberghi chiede quindi che il governo adotti con urgenza un provvedimento che consenta di viaggiare alle persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.

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1 commento

  1. In un mondo dove tutto è assurdo il buon senso risulta essere un grave stato patologico che non ci possiamo permettere. Anche federalberghi, inavvertitamente, fa parte del mondo…. reale, infatti sembra non aver capito la natura dei virus spiegata da secoli, ma “erroneamente”, unanimemente dagli scienziati fino al 2019, prima dell’avvento Disperanza. Ma noi non diSperiamo.

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