E’ ufficiale: il film “Lupo Bianco” sarà presentato l’8 settembre alla Mostra del cinema di Venezia

Il film “Lupo Bianco” diretto dal regista Tony Gangitano sulla vita del filantropo vercellese Carlo Olmo  parteciperà alla 78a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella sezione “International Starlight Cinema Award” fondata sette anni fa per valorizzare i talenti  emergenti della cinematografia italiana e assegnare riconoscimenti prestigiosi a uomini e donne del cinema che abbiano avuto un ruolo importante nella Settima Arte, o che abbiano realizzato, interpretato, prodotto, opere innovative trattando temi essenziali e attuali come l’impegno sociale, culturale e multiculturale e i mutamenti umani e globali.

Remo Girone con Carlo Olmo e Angela Oliviero

Per dire del livello di questa sezione della Mostra del Cinema, basti pensare che hanno ricevuto il riconoscimento “International Starlight Cinema Award” attori come Al Pacino, Giancarlo Giannini, Alessandro Gassman, Anita Caprioli, Carolina Crescentini; registi come Matteo Garrone e Lina Wertmuller e produttori come, l’anno scorso,  Antonio Chiaramonte (che ha varato il progetto del film “Lupo Bianco”)  per l’opera di impegno sociale “Io ho denunciato”.

Il film di Gangitano, che è stata girato a Vercelli, Caresanablot, Prarolo, Desana, Santhià e Caresana onora, con questa passerella sensazionale nella più importante rassegna filmica italiana, la nostra città. L’opera ha tra gli interpreti anche Sebastiano Somma (che impersona Carlo Olmo) e Remo Girone (che interpreta il padre adottivo del filantropo vercellese, l’avvocato Piero Olmo).

Olmo e Angela Oliviero con Vincent Riotta

“Lupo Bianco” sarà presentato a Venezia l’8 settembre, seguirà quindi una “prima” vercellese in data da destinarsi. Sono già in molti a pronosticare riconoscimenti per il film sulla vita di Olmo, selezionato proprio a causa della storia, incredibile e allo stesso tempo esemplare e commovente del protagonista. Ricordiamo, ad esempio, che esiste (ed è particolarmente ambito) nell’ambito della rassegna un premio speciale che in passato è stato assegnato a Lino Banfi (ambasciatore Unicef), a Paolo Bonolis (testimonial dell’associazione Onlus Linfoamici), a Michelle Hunziker (fondatrice di “Doppia Difesa”, per il sostegno alle donne vittime di abusi), ad Andrea Miccichè (presidente istituto Imaie, per il sostegno concreto alla categoria artisti, con Nicola Vaporidis) . Ambasciatore del bene nel mondo (soprattutto verso i bambini) il Lupo Bianco potrebbe ambirvi.

Francesco Cilione

Ma non precorriamo i tempi ed occupiamoci invece della realizzazione dell’opera diretta da Gangitano. Dopo un’accurata ricerca del casting (in tempi di pandemia), che ha coinvolto 380 persone, il film (interpretato da 54 attori, di cui 40 professionisti) è stato girato tra il 31 maggio e il 30 giugno: primo ciak a Caresanablot, ultimo al Castello di Desana. Poi un mese per il montaggio a Catania ed ora rifiniture al fonico e per i titoli di coda. Tra i protagonisti, anche star di livello internazionale, come Vincent Riotta che nell’opera di Gangitano è l’ambasciatore di Hong Kong. Le musiche, tutte vercellesi sono a cura di Serena Rubini, Marco Giva, Silva Poy e Francesco Cilione.

Serena Rubini

Decisivo per il “la” al progetto il ruolo dell’ex poliziotto e adesso attore vercellese Diego Cammilleri (che nel film interpreterà il fidatissimo collaboratore e amico di Olmo Stefano Finotti)il primo a contattare la sceneggiatrice Stephanie Beatrice Genova, grazie alla quale si è messo tutto in moto sotto la supervisione di Antonio Chiaramonti.

Maurizio Nicolosi con Carlo Olmo e Angela Oliviero

Nel film hanno un ruolo anche personaggi vercellesi che hanno appoggiato le imprese del Lupo Bianco (in piena pandemia) come i medici Gianni Scarrone (interpretato da Gaetano Aronica) Sergio Macciò (impersonato da Salvatore Nocera Bracco), la responsabile della Dogana di Vercelli Federica Sassone (che impersonerà sé stessa), il colonnello Christian Ingala e il tenente colonnello Andrea Maria Gradante. L’ex direttrice amministrativa dell’Asl di Vercelli Anna Burla sarà impersonata da Daniela Fazzolari e l’aiuto cuoco Jin che avviò il giovane Carlo Olmo alle arti marziali dall’attore e mediatore culturale di origine cinese Shi Yang Shi. Significativo, nella storia, anche il ruolo del pedofilo impersonato da un altro volto notissimo della tivù, quello di Maurizio Nicolosi.

Il primo ciak a Caresanablot

Importante ovviamente la figura della compagna di Olmo, Angela Oliviero, cui darà il volto la moglie di Somma Morgana Forcella. Nel film, il figlio di Olmo, Emanuele e la nota attrice Francesca Rettondini saranno due dei primi medici colpiti dal Covid. E a questo proposito è bellissimo segnalare il gesto di Olmo che ha voluto dedicare il film alla memoria dei tre medici vercellesi uccisi dal Virus: Luciano Bellan, Franco Barillà e Giovanni Canavero.

A “Lupo Bianco” prendono parte anche allievi dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Olmo nonché volontari che si erano spesi nella straordinaria missione “Charity Tour” per aiutare i vercellesi in difficoltà anche per colpa della Pandemia.

Diego Cammilleri

Per arrivare alla vetrina veneziana il film su Olmo ha dovuto superare importanti selezioni. “Mi hanno detto – spiega il Lupo Bianco – che a colpire la commissione selezionatrice è stata la mia storia: quella del riscatto di un bambino cresciuto in un orfanotrofio, che ha deciso di contraccambiare il bene ricevuto con l’adozione aiutando il prossimo in uno dei periodi più difficili e sconvolgente della nostra era”.

Tra le comparse del film due “storici” amici di Olmo: Lorenza e Claudio Zammarchi

Ricordiamo che il film di Olmo è stato opzionato dal Miur che lo proietterà agli studenti di tutt’Italia durante il prossimo anno scolastico, proprio per il suo indiscutibile valore educativo. Ed è questo un passaggio fondamentale a giudizio del produttore catanese Antonio Chiaramonte, da tempo impegnato affinché il cinema svolga anche un’educazione pedagogica verso i giovani: e la figura del Lupo Bianco è subito sembrata a Chiaramonte tra quelle in grado di catturare non solo l’attenzione degli studenti, ma anche di instradarli verso i grandi valori della solidarietà che dovrebbero essere alla base della vita quotidiana.

Edm

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