Il primo a lanciare una pubblica, e forte, lamentela è stato l’ex presidente dellOrdine dei medici Pier Giorgio Fossale: il sistema nazionale Sogei che consente ai medici di famiglia di fare ricette e prenotazioni elettroniche degli esami è di nuovo in tilt.
Sta purtroppo succedendo sempre più di frequente e medici e assistiti sono esasperati. Si lamenta Fossale: “E’ assurdo, vergognoso. Altro che servizi tamponi o vaccinali: i medici di famiglia non sono neppure messi nelle condizioni di prescrivere le ricette, e ciò ormai avviene da troppo tempo. Provocatoriamente dico: torniamo alla biro e alla ricetta cartacea”.
Sogei è la Società generale d’informatica in house del ministero dell’Economia e finanze che, tra i vari compiti, ha anche quello di gestire il sistema nazionale informatico per i certificati di malattia e le prescrizioni mediche. Ultimamente sta funzionando troppo a singhiozzo quando no (vedi il 21 gennaio scorso) non funziona per niente. Un problema enorme, anche in considerazione del periodo di pandemia che stiamo attraversando.
Sul problema è intervenuto anche il neo presidente dell’Ordine, Germano Giordano, che ha contattato innanzitutto Fossale e poi altri colleghi. Il problema dovrebbe essersi in gran parte risolto meglio ultimi minuti: i medici adesso dovrebbero essere in grado di fare finalmente le ricette “dematerializzate”, ma non ancora purtroppo i certificati per l’Inps e per l’Inail.






Purtroppo… questo genere di malfunzionamenti costituiscono (vediamo il lato positivo) “prove generali, tecniche di caos”, quant’anche del tutto involontarie, facciamo tesoro dell’esperienza (valida nel caso dell’addio, in programma, del contante) e “guardiamoci intorno”, altro problema e’ costituito dall’eventuale danno per la salute od il conseguente “salvataggio di vite umane”.