Dopo i primi due, entusiasmanti, concerti di Marko Topchii e di Dimitri Illarionov, entrambi al Dugentesco, il “Legno che canta 2” cala il suo terzo asso, sabato 8 febbraio, stavolta al Museo Borgogna: suonerà un altro vincitore (come Topchii e Illarionov) del primo premio (nel 2015) al Concorso Guitar Foundation of America, uno dei più importanti al mondo, il trentenne di Tolosa Thibaut Garcia.
Un concerto, organizzato dall’Associazione “Angelo Gilardino”, stavolta in collaborazione con la Società del Quartetto decisamente particolare perché l’acclamato chitarrista francese suonerà sì un brano di Angelo Gilardino (il bellissimo “Colloquio con Segovia”, già eseguito da Illarionov) e quindi l’arrangiamento chitarristico di John Williams del celeberrimo, ultimo “Capriccio” per violino di Niccolò Paganini, il numero 24, ma soprattutto dedicherà gran parte del concerto a musiche del chitarrista e compositore paraguayano vissuto tra l’Ottocento e in Novecento Agustín Barrioso Mangoré. Era un musicista particolarmente amato da Gilardino che gli dedicò bellissime pagine di grande apprezzamento nel suo volume “La chitarra”, dove il maestro vercellese radunò le biografie dei più importanti autori ed esecutori di musiche per chitarra.
Il concerto di Thibaut Garcia si aprirà appunto con sei pezzi di Barrios Mangoré: “Mazurka appassionata”, poi la trascrizione del celeberrimo “Preludio opera 28, n. 4” di Chopin, quindi “Una limosna por el amor de dios”, Valzer n. 4”, “Danza Paraguyana” e “Las Abejas”.
Quindi, dopo i brani di Gilardino e di Paganini, Thibaut concluderà il suo recital con altri quattro composizioni di Barrios Mangoré: “Julia Florida”, “Valzer n. 3”, l’arrangiamento per chitarra della celeberrima “Sonata Al chiaro di luna” di Beethoven, ed infine l’opera più conosciuta del musicista sudamericano: “La Catedral” (Preludio, Andante religioso, Allegro solenne”), composizione su cui Gilardino si sofferma a lungo nel sui capitolo su Barrios Mangorè del suo libro.
Non è la prima volta che ascoltiamo un brano del compositore paraguayano in questo rassegna concertistica: Topchii mandò in visibilio il pubblico eseguendo “Un suen-o en la floresta”.
Come abbiamo già detto, se il precedente concerto di Illarionov era stato organizzato dall’Associazione Gilardino con la Camerata Ducale, stavolta la partnership è con la Società del Quartetto e il concerto di Garcia si svolgerà nella Sala del Polittico del Museo Borgogna, con inizio alle 21. Il biglietto costa 10 euro, sei per gli associati all’Associazione Gilardino che abbiano già rinnovato la quota del 2025. Per l’acquisto dei biglietti (possibile anche la sera stessa del concerto al botteghino del Museo) ci si può rivolgere alla Società del Quartetto, in via Monte di Pietà, 39 (telefono 0161.255575, mail [email protected]). Il giorno dopo, domenica 9, Thibaut Garcia terrà la sua master class, una peculiarità della stagione chitarristica vercellese di quest’anno, alla Scuola Vallotti.
Anche il quarto concerto, quello di sabato 8 marzo del chitarrista polacco Lukasz Kuropaczswski, si terrà alla Pinacoteca Borgogna, sempre in collaborazione col Quartetto.





