A Stroppiana la presentazione del libro di monsignor Cristiano Bodo

Verrà presentato nella mattinata di mercoledì 20 aprile a Stroppiana, su invito del sindaco Maria Grazia Ennas, L’anello ritrovato. Una storia, tante chiamate, il libro intervista, edito da Fusta, che Carlo Baderna ha scritto con monsignor Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo, e per tanti anni figura di riferimento della chiesa vercellese.

«Ho voluto fondere in unico anello, con l’effige del Buon Pastore, due grandi amori: quello verso il Signore che mi ha chiamato ad annunciare la sua Parola e quello dei miei genitori rappresentato dalle loro fedi nuziali».

Dall’infanzia a Stroppiana al seminario, agli incontri con monsignor Marco Arnolfo, attuale arcivescovo di Vercelli, con il cardinale Tarcisio Bertone. Poi il dialogo con i giovani e la ricerca di un cammino pastorale costruito con loro e per loro, la carità attraverso il sostegno e l’impegno nella Caritas accanto agli ultimi: ogni pagina disvela non solo il pensiero del Cristiano Bodo vescovo, ma soprattutto la sua lettura spirituale, etica e morale della vita, del suo approccio alla vocazione e al servizio pastorale.

Il libro vedrà una parte del ricavato donato alle attività della Caritas diocesana di Saluzzo di cui monsignor Bodo è presidente e attraverso la quale ha profuso particolare impegno nell’aiuto e nell’accoglienza di singoli e famiglie in difficoltà con l’apertura di strutture da lui fortemente volute come la Casa Madre Teresa di Calcutta e la Casa di Prima Accoglienza intitolata a Monsignor Diego Bona.

A Vercelli è possibile acquistare il libro alla Libreria Sant’Andrea in piazza Guala Bicheri e alla Libreria dell’Arca in via G. Ferraris, 77.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Si tratta, inutile dirlo, di un volume da conservare gelosamente in biblioteca ed eventualmente anche da leggere.. per un vercellese: assolutamente!
    Quel che mi sembra di notare è l’incremento di nuove edizioni contenenti cronache autobiografiche (o assimilabili) da parte di giovanissimi (che si immaginerebbero ancora tutti tesi nel leggere) o di coloro i quali già parlano con le opere, giorno per giorno, come nel caso di ecclesiastici, politici, scienziati.. Papi. Dovrebbero essere gli altri a redigere tali biografie? Forse il fenomeno è dovuto.. all’enorme restringimento dell’area dei lettori (veri e propri) .. leggiamo chi fa e scrive ancora qualcosa, la cosa più semplice: raccontarci; contrariamente a noi pseudo-lettori!?(sostanzialmente): Niente!
    Sembra la Fine.
    Eppur si muove

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here