È stato fermato a Santhià l’uomo che voleva morire ucciso dalla pistola di un Carabiniere. Lo ha lasciato scritto in un biglietto che i militari hanno trovato ieri sera, dopo un inseguimento durato chilometri, a Settimo Torinese. L’uomo è di origine bielorussa, 30 anni, vive a Gassino e lavoro come idraulico. Negli ultimi tempi soffriva di una forte depressione e per questo aveva deciso di farla finita.
Dopo l’una di notte ha incrociato una pattuglia del nucleo radiomobile di Chivasso in frazione Mezzi Po a Settimo Torinese. Era a bordo di una Golf grigia ha estratto una pistola, che poi si è scoperto essere di quelle con colpi a salve, e ha sparato due colpi contro la macchina dei carabinieri poi ha cominciato a scappare certo che la pattuglia lo avrebbe inseguito.
La Golf ha imboccato la A4 Torino Milano e il fuggitivo ha forzato anche la barriera del casello autostradale di Rondissone, inseguito da Carabinieri e Polizia stradale.
Dall’auto lanciata a folle velocità, l’uomo ha sparato ancora in direzione dei carabinieri che questa volta hanno risposto al fuoco puntando alle gomme della macchina in fuga. Lui però non si è fermato fino a Borgo d’Ale, dove con una gomma bucata rallentato fino a una piazzola di sosta all’altezza dell’uscita dell’autostrada. Quando i militari lo hanno raggiunto è sceso dalla macchina e ha sparato ancora, poi è risalito in auto ed è ripartito fino a Santhià, dove è uscito di strada ed è finito contro il new jersey spartitraffico.
A quel punto l’uomo è stato bloccaro e arrestato dai carabinieri.
In macchina i militari hanno sequestrato una pistola semiautomatica tipo softair con il tappo colorato di nero, per rendere l’arma giocattolo piu’ simile possibile pistola semiautomatica Beretta, e una rivoltella a salve.
Hanno trovato anche il biglietto in cui l’uomo chiedeva scusa ai Carabinieri e diceva di voler morire così: ucciso dai militari





