Nei giorni scorsi il Questore della provincia di Vercelli ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività per 5 giorni nei confronti di un Bar, sito in Piazza Roma, a poca distanza dalla Stazione Ferroviaria. Scontata la sanzione amministrativa, il bar ha riaperto nella giornata di domenica 29 ottobre.
Il locale, nei mesi scorsi, era stato oggetto di numerosi interventi da parte delle Forze dell’Ordine per liti, schiamazzi, persone ubriache e moleste, con conseguente disturbo alla quiete pubblica ed al riposo delle persone, come segnalato in diverse occasioni anche dai residenti nelle vicinanze dell’esercizio. Nei numerosi controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine, poi, è stata rilevata la costante presenza di un elevato numero di persone gravate da precedenti di polizia rispetto al totale degli avventori.
Acquisiti gli atti relativi a interventi e controlli, effettuati anche dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, è stata quindi data comunicazione di avvio del procedimento amministrativo volto alla sospensione della licenza ai proprietari del locale: esaminate quindi le memorie difensive prodotte, che solo in parte hanno giustificato la lunga serie di episodi contestati, si è determinata l’entità del provvedimento, che ha riguardato soltanto la licenza di somministrazione di alimenti e bevande nonché quella di esercizio di vicinato, preservando la parte di attività consistente in offerta al pubblico di reti e servizi di comunicazione elettronica, che è continuata regolarmente.
Rimane alta l’attenzione da parte della Questura e delle Forze di Polizia in genere nei confronti di esercizi pubblici ove si registrano turbative dell’ordine pubblico e che rappresentino altresì ritrovo di pregiudicati.






Stavolta non mi posso lamentare
per sfortuna e vita grama!
Pur passando da quelle parti
infinite volte, a tutte le ore
non son mai incappato
negli schiamazzi, liti,
persone ubriache e moleste
(forse c’era il pure
genitore del Canada?)
Una piccola fortuna
la mia, che pareva impossibile.
Si vede che i pregiudicati,
come mi vedono,
“si tacciono”
per timore, rispetto
o deontologia professionale.