Sempre più vercellesi vogliono conservare le ceneri dell’amato cane o gatto

Andrea Valeriano con alcune urne cinerarie per animali

 

Vercelli – Nel magnifico romanzo  “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov c’è un passaggio sublime che sintetizza in poche righe l’amore tra uomo e il suo cane. Il cane si chiama Bangà e l’uomo è Ponzio Pilato. L’uomo è seduto e il grosso cane è accovacciato accanto a lui:  è appena finito un temporale, le nubi si sono diradate e adesso stanno fissando la luna piena e aspettano che il Maestro, con l’aiuto del Diavolo, Woland, liberi il procuratore della Giudea dalla maledizione di aver condannato Gesù, come il Maestro ha ben descritto nel suo romanzo non finito. 

 

Woland si rivolge al Maestro: “E così ho voluto mostrarle il suo eroe. Da quasi duemila anni siede in questo pianoro e dorme, ma quando viene la luna piena, come vede, lo tormenta l’insonnia. E non tortura solo lui, ma anche il suo fedele guardiano, il suo cane. Se è vero che la viltà è il più grave dei vizi, allora, forse, il cane non se ne è macchiato. L’unica cosa che temeva questa bestia coraggiosa erano i temporali. Ma che farci, chi ama deve condividere la sorte dell’amato”.

Ho voluto iniziate su queste righe indimenticabili, per rimarcare come ormai sempre più spesso tra  le famiglie che ospitano in casa un animale: un cane, un gatto, un coniglio, un criceto, persino un pappagallo, un uccellino, si instauri un rapporto che va bel oltre il ruolo di “padrone e animale”.

In queste ore tutta Vercelli si sta commuovendo per la vicenda del geniale disegnatore Angelo Bertolani Ruggerini che domani dovrà essere operato al cuore, più che a se stesso sta pensando al suo cane Chicco e sono in tanti, a centinaia, su Facebook, a rassicurarlo: “Pensa a rimetterti in fretta, a Chicco badiamo noi”.

Questo rapporto che ormai è cambiato o forse che già esisteva in passato, ed ora viene semplicemente amplificato dai social, fa sì che sempre un numero maggiore di persone subisca il dolore per la perdita del “compagno di specie”, a quattro zampe oppure anche alato, come un vero e proprio lutto.

Se ne è reso conto Andrea Valeriano, che, con il padre Fabrizio gestisce un’impresa di onoranze funebri ora in via Ugo Foscolo, un’impresa attiva da ben sessant’anni. Dice Andrea Valeriano: “Sono sempre più numerosi i nostri clienti che si si rivolgono a noi, disperati, quando sono costretti a sopprimere il loro cane, il loro gatto, perché vogliono che resti qualcosa di lui, che il corpo del fedele amico di tanti anni, con cui hanno condiviso tutto, non sparisca per sempre incenerito”.

Cosicché, pur separando nettamente, il loro compito primario per le onoranze funebri che “dev’essere rivolto alle persone”, i Valeriano hanno inaugurato da tempo un servizio che si chiama  “Angeli con la Coda”.

Spiega Andrea Valeriano: “Con tutti i permessi sanitari in regola rilasciateci dall’Asl e d’intesa con l’impresa di Trino “Fedele Amico mio”, che gestisce un inceneritore proprio per questo tipo specifico di servizio, noi, a richiesta degli interessati andiamo a prendere l’animale morto in casa, lo trasportiamo a Trino e lo facciamo incenerire.  Quindi, sempre a richiesta degli interessati, consegniamo poi ceneri del compagno di vita in urne speciali con varie forme: cane, gatto, cuore, etc.  Per chi poi ha un giardino, e preferisce seppellirlo, è a disposizione un’urna  ancora più particolare, in materiale biodegradabile, che comprende i semi affinché, dopo la sepoltura, una pianticella possa crescere sulle ceneri dell’animale tanto amato”.

Ci sono richieste particolari?  Domandiamo al titolare di “Angeli con la coda”? “Sì, una ricorrente – è la risposta – è di avere la certezza che le ceneri consegnate siano proprio quelle del proprio cane, del proprio gatto. Cosicché ‘Fedele amico mio’ ha predisposto una stanza accanto al forno di incenerimento da dove chi se la sente, attraverso una vetrata, può vedere l’animale mentre viene inserito nel forno. Per chi non ce la fa,  la ditta trinese, d’intesa con noi, filma l’operazione e trasferisce il tutto su un dvd che viene consegnato al cliente”.

E mentre Andrea Valeriano ci parla di questo nuovo servizio, osservando che rispetto al all’anno scorso le richieste di usufruirne stanno crescendo in modo esponenziale, il discorso non può che cadere sull’opportunità che si starebbe ripresentando di realizzare un cimitero degli animali nella nostra città, a ridosso del camposanto di Billiemme. Papà Fabrizio è scettico: “Visto che il cimitero per gli essere umani e quello per gli animali sono strettamente legati nel piano regolatore, io osservo semplicemente che a Vercelli non ci sono più loculi per seppellire i nostri cari e che quindi, prima di ogni altra cosa, occorrerebbe risolvere questo problema”.

Ma tornando ai servizio di “Angeli con la coda”, ricordiamo che, per poterne usufruire, e per avere tutte le informazioni al riguardo, ci si può rivolgere al sito www.impresavaleriano.it, oppure semplicemente cliccare sopra il banner qui sul nostro giornale.

 

Edm

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