Santhià: proseguono le indagini sulla salute dei cittadini

Nei primi mesi del 2018 l’amministrazione comunale di Santhià, in accordo con il consulente epidemiologo dott.  Christian Salerno, decise di dare priorità all’esecuzione di uno studio sullo stato di salute dei cittadini.

 

“Si è ritenuto necessario procedere diversamente dalle altre realtà vicine a Valledora sia per le caratteristiche industriali e sia di numerosità di abitanti del Comune di Santhià che presenta elementi di disturbo ambientale all’interno dell’area urbana, ma anche nelle zone rurali quali su tutte l’ex discarica Truffaldina” spiegano dal Comune di Santhià.

 

La ricerca si avvalse anche della collaborazione del dott. Valerio Gennaro, epidemiologo ed oncologo presso l’Istituto Tumori di Genova, nonché ricercatore di fama internazionale impegnato, tra i vari progetti, nello studio sull’impatto dell’ILVA nella popolazione di Taranto.

 

Dal Comune precisano: “Nel mese di luglio sono stati comunicati all’amministrazione i primi risultati relativi all’indagine a Santhià. Il periodo disponibile e analizzato tramite somministrazione di questionario parte dal 1988 fino al 2014 e si sono considerati anche i dati di mortalità.

Complessivamente sono emerse alcune sotto-aree specifiche, urbane e rurali, con un incremento di rischio per definite cause che sono, a detta del sott. Salerno, meritevoli d’attenzione e di relativo approfondimento”.

 

Un riassunto di tali risultati è disponibile per la cittadinanza tramite un poster (che sarà a breve posizionato in Comune) e che è stato presentato al Congresso di Epidemiologia dell’AIE (Associazione italiana di Epidemiologia) tenutosi a Lecce a fine 2018.

 

Alla luce dei risultati del questionario, l’Amministrazione ha concordato di proseguire l’indagine che, adesso, prevede di calcolare i rischi per sezioni di censimento includendo la durata della residenza del singolo soggetto e l’occupazione svolta (sono stati considerati diversi siti produttivi della zona). Il rischio non verrà più calcolato rispetto ai dati forniti dalla regione Piemonte, ma rispetto ad un’altra “coorte di controllo” collocata a monte idrogeologico e priva di siti industriali al suo interno. Tale approfondimento ha l’obiettivo di avere stime ancora più accurate al netto anche dei diversi rischi occupazionali che caratterizzano il territorio Santhiatese.

 

I risultati completi verranno presentati in un incontro pubblico prima dell’estate o al più tardi a settembre 2019.

 

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