Santhià: la Polizia Ferroviaria tra gli studenti con il progetto “ Train… to be cool”

“Train…to be cool”, è questo il nome del progetto che lo scorso 24 febbraio, ha portato ad un incontro tra la Polizia Ferroviaria di Santhià e 21 studenti della classe 5a della locale Scuola Primaria Istituto “Silvio Pellico”. La giornata sulla sicurezza è stata svolta in collaborazione con personale della Questura di Vercelli, referente del rispettivo progetto “PretenDiamo Legalità”.


L’attività formativa è iniziata in stazione, con l’intento di simulare tutte le procedure per accedere al treno, dall’acquisto del biglietto presso la biglietteria e la macchinetta automatica, l’obliterazione, nonché la consultazione dei monitor per verificare l’orario e il binario di partenza del convoglio. Successivamente è stato effettuato un “viaggio virtuale” a bordo, con la salita dei ragazzi, il controllo del titolo di viaggio e la discesa. Il focus dell’incontro è stato sensibilizzare gli studenti, futuri fruitori del mezzo ferroviario, sui comportamenti corretti da seguire sia per utilizzare il treno per viaggiare, sia quelli riguardanti la tutela della propria incolumità quali: non oltrepassare la linea gialla, non usare auricolari prima di salire a bordo in quanto impediscono di sentire eventuali annunci o il sopraggiungere di un treno.
Successivamente i giovani sono stati accolti negli uffici del Dirigente Movimento delle ferrovie che ha mostrato loro sia il quadro comandi che i monitor che permettono di gestire il traffico ferroviario. I ragazzi, infine, hanno compilato alcuni questionari, dai quali si è riscontrato l’alto gradimento per l’impostazione e i contenuti illustrati dal personale di polizia e, al termine, tutti hanno conseguito la ‘patente di esperto in sicurezza ferroviaria’.

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1 commento

  1. L’incontro, che noi anziani definiremmo di “educazione civica” si dev’essere rivelato utilissimo .. fors’anche indispensabile finché ogni cittadino non sarà guidato (controllato) per mezzo del microchip … unico serio ostacolo all’apprendimento complessivo delle problematiche sarà disceso dallo spiegare ai bimbi la sia pur lieve differenza fra “viaggio virtuale” e “viaggio per davvero” (quello dove sono spesso presenti in carne ed ossa, sempre diversi uno dall’altro, borseggiatori, molestatori di bambini ecc.) .. inoltre in prima o anche in quinta elementare la maggior parte dei nostri bambini parlano ancora italiano, arabo o francese ma non comprendono l’inglese, le frasi idiomatiche.. quindi avranno espresso stupore sgranando gli occhioni e allargando le manine all’udire il tema della riunione “ Train… to be cool”

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