Sabato alle 9,30 in San Cristoforo l’addio a Umberto Cometti

Vercelli – Saranno celebrati domani, sabato, alle 9,30, nella chiesa di San Cristoforo, i funerali di Umberto Cometti, calciatore e dirigente sportivo, scomparso a 80 anni. Lascia la moglie, l’avvocato penalista Teresa Certa, ed i figli Milly, Mario, Giandomenico, Sara Cristina, Alice e Giulia. Tutti i figli sono molto conosciuti a Vercelli: Milly, già consigliere comunale, è una delle esponenti di spicco nell’organizzazione di eventi sportivi per i disabili, Mario è l’assessore al Commercio del Comune, Cristina, già campionessa di spada, è giornalista a Sky, e Alice è istruttore nazionale di scherma alla Pro Vercelli.

Ma vediamo da vicino chi era Umberto Cometti, incominciando a dire che era prima di ogni altra cosa un vero galantuomo. Quindi, per quanto concerne l’attività lavorativa, impiegato ala Gondrad e poi alla Sifte Berti. Ma, soprattutto, Berto Cometti è stato un giocatore di assoluta eccellenza. Centrocampista e all’occorrenza anche goleador cresciuto nelle giovanili della Veloces, negli Anni Cinquanta fu notato dagli osservatori del Torino e andò a giocare nelle giovanili della squadra del post-Superga, dove rimase fino al 1958, per poi passare al Novara, in serie B, e successivamente al Caserta e all’Avellino.

Cometti, primo da sinistra con alcuni compagni di squadra del Torino Anni ‘50 al Filadelfia

Decisivo, anche per la sua vita successiva, il trasferimento a Mazara del Vallo, dove ancora oggi tutti lo ricordano come il grande bomber degli Anni Sessanta. Fu a Mazara del Vallo, infatti, che egli conobbe Teresa Certa: dopo il matrimonio con quella che sarebbe in seguito diventata uno degli avvocati più famosi di Vercelli, egli chiuse di fatto la carriera di calciatore, ma non abbandonò mai lo sport, prodigandosi prima come allenatore delle giovanili alle Scuole Cristiane e della Pro Vercelli e poi come osservatore dell’Inter.
La Pro (che seguiva regolarmente) e la Juventus erano i suoi “amori” calcistici, ma l’antico rapporto di affetto con il Torino non si è mai interrotto, e, a questo proposito, la famiglia non chiede fiori per le esequie, ma invita a ricordarlo facendo una donazione al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata per sostenere l’acquisto della Balilla di Gigi Meroni. Per informazioni: tel. 333-9859488 o mail: [email protected]

Il sito Facebook “Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata”, accomunando la scomparsa di Cometti a quella di Emiliano Mondonico, ha ringraziato Sara Cristina Cometti e la sua famiglia per questa scelta che onora la memoria del padre legandola indissolubilmente a quella dei più famosi giocatori granata.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here