Ha destato non poche discussioni e stupore la notizia, lanciata da Notizia Oggi, della candidatura alla carica di Sindaco per le prossime elezioni amministrative, del noto avvocato vercellese, e presidente della Camera Penale di Vercelli, Roberto Scheda, sostenuto dalla lista civica Vercelli Amica.
Una candidatura in fase di evoluzione che potrebbe essere di certo un vero e proprio “colpo”, in senso positivo, per le aree moderate e centriste della città.
Sulla candidatura di Scheda a Sindaco di Vercelli c’è, a oggi, il sostegno di Vercelli Amica per un inizio di percorso che si svilupperà, e del quale sono state gettate le basi in un incontro, avvenuto la settimana scorsa, tra Enrico De Maria, Maurizio Randazzo e lo stesso avvocato. Una riunione nella quale si sarebbero esaminate le varie possibilità, tra le quali anche la necessità di proporre un nome che fosse sostanzialmente una garanzia per le forze moderate, un personaggio di riconosciuta fama e autorevolezza, che conosca molto bene Vercelli.
Tutte caratteristiche che si sposano alla perfezione al “personaggio” Roberto Scheda, protagonista della vita sociale, culturale, professionale e anche del volontariato vercellese da quasi quarant’anni. Basti ricordare che Scheda fu eletto in Consiglio Comunale già negli anni ’70, assessore e vice Sindaco nel 1975 – 1977 sotto la giunta di Ennio Baiardi. Ma fu anche assessore ai lavori pubblici nella giunta Corsaro per due legislature consecutive. Scheda poi fu presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e, nel 1994, coordinatore per gli aiuti giunti in provincia di Vercelli per l’alluvione che la devastò. Scheda, inoltre, è stato Presidente della Cassa di Risparmio di Vercelli dal 1981 al 1991 e presidente della Fondazione Crv, voluta e fatta nascere dall’avvocato Dario Casalini.
Le prime reazioni alla “bomba” di Scheda candidato Sindaco di Vercelli non si sono di certo fatte attendere. Se infatti il mondo moderato e centrista guarda con un certo interesse alla sua candidatura, che presumibilmente potrà sottrarre consensi assai trasversali, sia all’area di centrodestra sia a quella di centro sinistra, per Forza Italia, invece, si tratta di una situazione complessa, da valutare attentamente. Infatti il raggruppamento berlusconiano di fatto si troverebbe compresso tra l’arrembante crescita della Lega, che presumibilmente potrebbe puntare su di un suo candidato (Stecco?) e il fatto che proprio il suo bacino centrista potrebbe essere drenato dalla presenza del noto avvocato.
Per questo, forse, nella prima analisi sulla candidatura fatta nell’articolo uscito oggi, proprio Forza Italia ne sarebbe stata in un qualche modo toccata lateralmente, con il suo coordinatore Prencipe che sarebbe stato all’interno di eventuale parco di sostenitori. Cosa che, invece, proprio Antonio Prencipe ha seccamente smentito in un comunicato giunto nel pomeriggio. “Stamane è uscita la notizia che, come coordinatore Forza Italia di Vercelli, avrei dato il mio sostanziale appoggio ad una candidatura a sindaco di Roberto Scheda – scrive Prencipe -, in solitaria con la lista civica Vercelli Amica. Ovviamente la notizia è destituita da ogni fondamento! Semplicemente, in un colloquio avuto con l’amico Enrico Demaria, sono stato messo al corrente della possibilità che la sua lista potesse decidere di scendere in campo al fianco di Scheda candidato a sindaco”. “Pur nel rispetto delle singole posizioni di ciascuno – prosegue Prencipe – degli attori della politica locale – ed, in particolar modo, per gli amici Demaria e Scheda che stimo e ritengo persone dotate di una cifra individuale di alto profilo – quello che ho auspicato in quella sede è, invece, che tale lista corresse fin da subito nella coalizione di Centrodestra. Che è l’unico scenario ad oggi proponibile, per essere sicuri di giungere vincenti ad amministrare questa città. Oggi ridotta allo sbando da una amministrazione di centrosinistra incapace e inconcludente, che ha anche portato danno alla città, regalando Atena all’Iren del Pd! Ad oggi, avventurarsi nelle ipotesi di chi sarà il candidato sindaco del Centrodestra è puro esercizio di stile. Mancano 6 mesi alle prossime elezioni comunali, nel frattempo ci saranno le elezioni europee e regionali. Quali saranno gli scenari politici dei prossimi mesi, ed in quale modo tutto verrà incasellato, nemmeno Sibilla lo sa! Ad oggi l’unica certezza che abbiamo – mutatis mutandis – sondaggi nazionali alla mano, è che il Centrodestra presentandosi unito ha buone possibilità di vincere, primo o secondo turno che sia. Da questo dato dobbiamo partire per costruire una coalizione, allargata alle liste civiche, che possa designare un candidato univoco in grado di attrarre il voto dei cittadini vercellesi”.
Tra coloro che non avrebbero visto malissimo una candidatura di Scheda, nelle voci correlate alla notizia, sarebbe stato clamorosamente sussurrato anche lo schieramento di Siamo Vercelli, o almeno una parte di esso. Voce che, anche in questo caso, è stata del tutto smentita oggi per iscritto. Scrive perentorio Pier Giuseppe Raviglione per Siamo Vercelli: “Smentiamo quanto pubblicato da alcuni organi di stampa circa eventuali accordi di SiAmo Vercelli con altre liste e candidati sindaci. Ribadiamo quanto abbiamo sempre sostenuto ovvero che alle prossime elezioni comunali correremo da soli presentando nostre liste e un nostro candidato sindaco”.
Insomma il sasso nello stagno del centrodestra, centro, o se si vuole nell’agone per Vercelli 2019, con la possibile candidatura di Roberto Scheda, è stato lanciato. Quanto questa prenderà corpo nei prossimi mesi lo si vedrà. Di certo però le acque, sotto traccia, paiono più agitate di quello che possono sembrare. Un primo sintomo del peso della candidatura, insomma. E anche se i mesi davanti sono ancora tanti, circa sei/sette fino alla data ancora non decisa delle elezioni di primavera, la corsa è già abbastanza lanciata.
l.a.
