Ritrovati dai Carabinieri in un mercato d’antiquariato a Parma 11 tavole di legno del ‘700 rubate al santuario di Frassineto

Dopo quasi quattro anni dalla loro scomparsa 11 quadri lignei che rappresentano le stazioni della via Crucis che si trovavano al Santuario di Frassineto a Civiasco ed erano stati rubati, sono tornati al loro posto grazie a una minuziosa e lunga indagine dei Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma che li hanno recuperati a una fiera dell’antiquariato a Parma.

Tutto inizia il 30 agosto del 2017, quando il parroco di Varallo e Civiasco si accorgeva che era stato perpetrato un furto presso il santuario sito nell’isolata località Frassineto del Comune di Civiasco. Ignoti avevano forzato la porta di ingresso ed asportato tutte le stazioni della via crucis appese alle pareti. Si trattava di quadri lignei risalenti al 1700.

I carabinieri di Varallo eseguivano dapprima un sopralluogo e poi ricevevano dal parroco la denuncia di furto unitamente alle schede tecniche, contenenti le immagini e le descrizioni delle opere d’arte, che provvedevano ad inviare al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma che le inseriva nella banca dati dei beni culturali associati a fatti reato. Si tratta di un archivio elettronico che contiene tutte le immagini e le descrizioni delle opere d’arte provento di delitto asportate in Italia.

Grazie a questa schedatura i carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, hanno avviato delle indagini atte a rintracciare le opera d’arte asportate ed identificare i responsabili del furto.

Le ricerche sono state estese in tutta Italia e nel mese di ottobre dello scorso anno, durante un controllo degli espositori presenti alla manifestazione denominata “Mercante in fiera” svoltasi a Parma, ove convergono antiquari e collezionisti da tutto il mondo, i carabinieri hanno individuato in uno stand 11 dipinti rappresentanti delle stazioni della via Crucis. Trattandosi di arte sacra spesso provento di furto nelle chiese, sono stati immediatamente fotografati e comparati con le immagini contenute nella citata banca dati che dopo poco forniva un riscontro positivo.
Sono stati, quindi, sequestrati al venditore che è stato deferito per ricettazione di opere d’arte alla Procura della Repubblica di Parma che ha disposto la restituzione.

E così nel pomeriggio di ieri, 7 maggio, le 11 stazioni della via crucis sono tornate al loro posto riconsegnate dai carabinieri del TPC e della stazione di Varallo, nelle mani di don Roberto Collarini che ha ringraziato calorosamente a nome dell’intera comunità di Civiasco, per l’epilogo positivo della vicenda.

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1 commento

  1. Sul “valore” dei CC non sussistevano dubbi. Ciò che lascia perplessi è il lungo tempo trascorso (quasi 4 anni!) senza che quelle opere di valore abbiano trovato un destinatario finale.
    Faccio 4 ipotesi, indicando le probabilità (stima .. ovviamente mia, niente di scientifico):
    1) il gallerista chiedeva troppo perché il ladro l’aveva fregato sul prezzo (probabilità 5%)
    2) il gallerista chiedeva troppo perché è avaro e non voleva concedere il “giusto” sconto, giusto .. vista la provenienza illegale (probabilità 10 %)
    3) le opere erano difficilmente piazzabili, perché bruttine (probabilità 20 %)
    4) le opere erano difficilmente piazzabili, perché .. troppo belle.. gli appassionati sono sempre meno numerosi e competenti (probabilità 65 %)

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