Regione Piemonte linea dura: stop all’arrivo di migranti

Arrivo uno stop all’invio di migranti in Piemonte. Lo hanno confermato dopo un incontro avvenuto questa mattina, il Prefetto di Torino Claudio Palomba e l’assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione, Fabrizio Ricca.

La scorsa settimana in Piemonte erano arrivati oltre 100 migranti provenienti dalla Sicilia, poi accolti in diverse strutture sparse per le province della regione. Alcuni di essi, inoltre, erano risultati positivi al Coronavirus (15 a Settimo, 4 a Torino) e questo aveva sollevato più di una polemica, sia tra l’ordine dei medici e il presidente Cirio, che tra i politici locali.

Stamani invece è arrivata la linea indicata per le prossime settimane: il Piemonte non accoglierà più richiedenti asilo. In tal senso è grande la determinazione dell’assessore regionale alla Sicurezza e all’immigrazione, Fabrizio Ricca: “Sono intenzionato a fare in modo che questo dato sia mantenuto”.

Una posizione che sottolineata dalla Lega nel suo insieme: “Il nostro assessore alla Sicurezza ha incontrato questa mattina il prefetto di Torino ricevendo rassicurazioni sul fatto che il Piemonte non dovrà ospitare ulteriori immigrati provenienti dai centri d’accoglienza del Sud. Un altro successo per la nostra Regione che di fronte alle ingerenze romane non ha ancora una volta fatto un solo passo indietro, rivendicando la tutela dei nostri territori e delle nostre comunità già prostrate dall’emergenza Covid”. “Ringraziamo il nostro assessore alla Sicurezza per il lavoro svolto in questi giorni – commenta il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni a nome di tutti i consiglieri – a dimostrazione che la linea dell’intransigenza paga di fronte alle scellerate politiche in materia di immigrazione adottate dal premier Conte e dal suo ministro Lamorgese. Come gruppo Lega Salvini Piemonte vigileremo attraverso i nostri consiglieri per verificare che nelle prossime settimane Roma mantenga la parola data: non vorremmo che i continui e incontrollati sbarchi non generino una nuova emergenza e quindi l’imposizione di ulteriori trasferimenti di clandestini, anche positivi al Covid, nelle nostre province”.

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