A Quarona due giorni per discutere sulle potenzialità del legno nelle Valli del Rosa

Si terrà venerdì 27 e sabato 28 Maggio al Salone Sterna di Quarona il convegno Legno-Energia nelle Valli del Rosa per trattare delle opportunità delle biomasse legnose ai fini energetici. L’incontro avrà l’obiettivo di illustrare le buone pratiche nella gestione degli apparecchi a legna e pellet per ridurre le emissioni, le manutenzioni ed i rischi, risparmiando tempo e denaro. Fondamentale sarà poi il tema del valore del legno locale, grande patrimonio della Valsesia da gestire con rispetto e consapevolezza.

Tra gli organizzatori del convegno, l’associazione Monterosa Foreste, il cui presidente Pietro Bolongaro sottolinea che è importante sensibilizzare cittadini e amministrazioni pubbliche sull’argomento.

«La crisi energetica che stiamo attraversando ci impone di differenziare le fonti, e le biomasse costituiscono un’ottima opportunità, in particolare per il nostro territorio, che ha un’estensione di boschi pari a 40.000 ettari, di cui viene utilizzata solo una piccola parte. Ciò che è fondamentale comprendere è che creando centrali a biomasse per la produzione di calore in filiera corta potremmo avere il duplice beneficio di ottenere energia a costi contenuti e di garantire la manutenzione corretta dei nostri boschi, in particolare di quelli di castagno, non più sfruttati e dunque molto vecchi».

Anche l’assessore alle Foreste dell’Unione Montana Valsesia, Alex Rotta, affronta il tema della tutela dei boschi, che verrebbe garantita dalla creazione di una filiera corta del legno per centrali a biomasse.

«Possiamo dire che siamo seduti su una miniera d’oro, perché davvero il nostro legname, se utilizzato in loco e gestito correttamente, è una risorsa energetica di immenso valore. Il nostro territorio è caratterizzato da boschi cedui, ossia coltivati, che da sempre sono stati tagliati periodicamente per eliminare le piante vecchie e consentire un miglior spazio di crescita a quelle più giovani, che assorbono più CO2: incentivando la filiera corta noi otterremmo il duplice beneficio di avere cura dei nostri boschi e di eliminare l’inquinamento determinato dal trasporto del legname proveniente da lontano. Da tempo in Valsesia si lavora per migliorare e sviluppare il settore forestale, mi auguro che sia giunto il momento di utilizzare al meglio il grande patrimonio di cui disponiamo».

Sulla stessa linea il presidente di UMV, Francesco Pietrasanta: «La Fondazione Compagnia di San Paolo ha recentemente finanziato il progetto energetico Comunità Energetica della Valsesia con l’erogazione di 45.000 € che serviranno per attuarlo: sono convinto che la filiera corta sia il futuro per i nostri territori, abbiamo il dovere di sfruttare in modo saggio le risorse di cui disponiamo, ottenendo il risultato di manutenere adeguatamente il nostro territorio e di risparmiare sulla bolletta energetica, oltre che di creare un’interessante economia di territorio legata al settore energetico. Nel comune di Quarona, di cui sono sindaco, abbiamo già avviato il potenziamento della rete per il teleriscaldamento, anche rivolto a privati, spero che progetti come questo nascano presto in tutta la Valsesia».

Per consultare il programma del convegno cliccare qui.

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1 commento

  1. Ormai da tempo è stata dimostrata l’inutilità del legname per fabbricare mobili e utensili oppure riscaldare le nostre case .. MA ecco l’arrivo, provvidenziale, ecco la magica parola: “biomasse”, da sola crea nella nostra mente “esercitata” l’immagine della “filiera” .. in questo caso della f.corta (supremo sinonimo di rispetto verso la natura) .. ancora qualche mese di tv e saremo tutti certi della via da, inevitabilmente, seguire. C’è da piantare alberi ovunque ma soprattutto sulle colline scoscese e verso i più alti bricchi. E’ la vocazione!

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