Da sempre Flavio Ardissone, animatore culturale tra i più alacri in città, è devoto a don Bosco. Recentemente, quando era stato colpito da una grave infermità, che per fortuna era riuscito a superare, ci aveva raccontato di essersi rivolto con fiducia, nelle sue preghiere, sia al suo Santo prediletto, sia a don Augusto Scavarda, il parroco del Belvedere scomparso di recente.
Don Augusto rimarrà per sempre nel suo cuore. Ma intanto, Ardissone ha portato a termine un progetto che aveva avviato già prima di cadere ammalato: un cortometraggio dedicato al fondatore dei salesiani, ed in particolare a due visite che don Bosco fece alla nostra città: il 15 settembre del 1861 e nel 1867. Il docufilm, che si intitola “Quando Don Bosco venne a Vercelli”, sarà proiettato in anteprima nazionale venerdì, alle 16,30, nella Sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di via Mante di Pietà, 22.
Nei 25 minuti di durata dell’opera, vengono ricordate le due visite del Santo nella nostra città: nella prima, su invito dell’arcivescovo D’Angennes, don Bosco predicò in Santa Maria Maggiore per la riconsacrazione della concattedrale di Vercelli; nella seconda, don Bosco avrebbe compiuto addirittura un miracolo, guarendo una nobildonna vercellese.
il docu film, realizzato in collaborazione con il giornale “La Sesia” e con il Museo Leone, e con il supporto di alcuni sponsor, primo fra tutti la Foindazione Cassa di Risparmio, si avvale di volti, voci e musicisti vercellesi ben noti: don Bosco è interpretato da uno straordinario Giulio Dogliotti, la voce narrante è di Roberto Sbaratto, mentre le musiche sono eseguite da Roberto Foglia e Matteo Camagna. Flavio Ardissone interpreta un sacerdote testimone di tutti gli eventi.
Dopo l’anteprima di venerdì pomeriggio “Quando Don Bosco venne a Vercelli” sarà proiettato venerdì 22 settembre, alle 20,45, all’Istituto Sacro Cuore di corso Italia, e sabato 30 settembre al Trompone di Moncrivello. Ingresso a offerta libera: il ricavato andrà tutto in beneficenza.
