Tutto pronto per un grande Concorso Viotti di Canto: si parte venerdì, finale il 15 ottobre

Un momento della finale di quattro anni fa al Civico (foto Greppi)

Dopo quattro anni ritorna la sezione di Canto del Consorso Viotti, giunto ala 72a edizione. L’ultima volta fu nel 2018 e non si registrò un primo premio assoluto, ma due ex aequo: il basso sudcoreano Beyong Ming Gil e il baritono tedesco Konstantin Krimmel. Nel 2019 ci fu la sezione di pianoforte (secondo l’alternanza ormai classica del Concorso, da diversi anni a questa parte). Nel 2020, tutto annullato per la pandemia e lo scorso anno fu di nuovo la volta del pianoforte.

Pier Robbone e Pietro Borgonovo

Ma adesso è di nuovo di scena il Canto che, in passato, e anche di recente, ha salutato il successo di nomi importanti nel mondo della lirica, anche se non necessariamente vincitori assoluti del Concorso: da Mirella Freni (primo premio nel 1957) a Raina Kabaiwanska (secondo premio nel 1959), da Piero Cappuccilli (secondo premio nel 1956), a Nicola Martinucci (secondo premio nel 1966).

E’  ormai leggendaria la bocciatura di Luciano Pavarotti che nel 1958 ottenne semplicemente il diploma di partecipazione  con medaglia d’argento perché, secondo il racconto più volte tramandato dal professor Robbone, una giurata, Giulia Tess, osservò che “cantava come un prete”. Quell’anno non venne assegnato il primo premio; il secondo andò al basso di Udine Bonaldo Giaiotti. Per inciso, in quell’edizione del Viotti, Pavarotti cantò quello che, con Nessun dorma…sarebbe poi diventato il suo cavallo di battaglia per decenni e in tutto il mondo: Che gelida manina.

Ma lasciamo stare i ricordi e torniamo all’edizione di quest’anno che è stata presentata stamane, al Civico, dal direttore artistico del Concorso Pietro Borgonovo, presente Pier Robbone, della Società del Quartetto, anche in rappresentanza della mamma, la presidente Maria Arsieni, il sindaco Andrea Corsaro e Pier Giorgio Fossale, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli che, con il Comune, sostiene da anni il Concorso. Altri sponsors sono il Ministero della Cultura e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torno. Essenziale la collaborazione instaurata ormai da tempo con L’Università del Piemonte Orientale (Upo).

Quest’anno il Viotti si svolgerà dal 7 al 15 ottobre e verrà inaugurato con un concerto di pianoforte in quella che ormai si sta consolidando come una felice tradizione. L’appuntamento è appunto per venerdì 7 ottobre, alle 21, al teatro Civico: il pianista Boris Petrushansky. Nato in Russia, ma naturalizzato italiano (vive da trentadue anni nel nostro Paese), e ultimo allievo a Mosca di Heinrich Neuhaus, Petrushansky è un dei più importanti pianisti in attività: a lanciarlo nel firmamento internazionale fu l’affermazione, nel 1975, al Concorso Casagrande di Terni. Venerdì prossimo, nel concerto al Civico (dedicato alla memoria dell’illustre penalista Alessandro Malinverni), suonerà Davidsbündlertänze opera 6 di Schuman ed i Celeberrimi Quadri di un’esposizione di Mussorgsky. L’ingresso costa 12 euro, per poi scendere a 10, 7 e 3, secondo le varie riduzioni.

LE DATE E GLI ORARI

Quindi, due giorni dopo, domenica 9 ottobre, alle 11, partirà la prima prova, al Civico, che proseguirà il giorno dopo, lunedì, sempre con inizio alle 11. Semifinali martedì 11 e mercoledì 12, a partire dalle 15. I cantanti saranno accompagnati in tutte le prove e semifinali dalla pianista Simonetta Tancredi, ormai un’istituzione per il Concorso Viotti. Il biglietto giornaliero per seguire prove e semifinali costa 5 euro (3 i ridotti).

I finalisti del 2018 attendono il verdetto della giuria

La finale, con l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice di Genova, diretta dal maestro Marcello Rota, è in programma al Civico sabato 15 ottobre, alle 20,30. A presentarla, come sempre, Paolo Pomati. Il biglietto cosa 20 euro, 18 per gli over 65, 10 per gli under 25, 5 per gli under 15. Tutti i biglietti per questa edizioni del Viotti sono disponibili alla Società del Quartetto, in via Monte di Pietà, 39. Telefono 0161255575. Si possono acquistare anche all’indirizzo email [email protected] o direttamente presso la biglietteria del teatro Civico prima degli eventi.

I PARTECIPANTI

E veniamo ai concorrenti. Quelli che hanno superato le selezioni sono 58, di dieci nazioni: Armenia, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Israele, Russia e Usa. Non ci sono italiani. Le donne sono ventidue, trentasei gli uomini, dai 22 ai 32 anni. Ci sono dieci bassi, tredici baritoni, un basso-baritono, dodici tenori, sei mezzosoprani, sedici soprani.

LA GIURIA 

Presieduta da Pietro Borgonovo, solista di oboe di livello internazionale e direttore artistico di prestigiose istituzioni, nonché giurato nei più importanti Concorsi internazionali (lo scorso anno era nella commissione del “Paganini” vinto da Giuseppe Gibboni), è di assoluto prestigio. La compongono alcuni dei più grandi nomi della lirica contemporanea come la georgiana Eugenia Anvelt, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri, il tenore William Matteuzzi, il tenore statunitense Chris Merrit, il baritono francese Nicolas Rivenq, primo premio al Viotti 1990, dedicato a Mozart (in finale eseguì arie da Le nozze di Figaro) e il direttore d’opera svizzero Peter Theiler.

I PREMI

Al vincitore andranno 10.000 euro (il premio è intitolato alla memoria di Joseph Robbone) messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Il secondo e il terzo premio, rispettivamente del valore di 6 mila e di 4 mila, euro sono offerti dal Comune di Vercelli. Il premio del pubblico è di 1.000 euro, quello del Soroptimist Club pure di 1.000 euro.

 

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