Pro, altra figuraccia a Busto: ma riusciremo a fare i punti-salvezza?

Purtroppo c’è la conferma: l’incredibile e anche fortunoso pari stappato al magno Mantova era stato l’eccezione. La regola, purtroppo, è quella di una squadra inguardabile, capace di perdere contro l’ennesima avversaria, la Pro Patria, che fino a poco tempo fa annaspava distantissima dalla nostra quarta piazza e che adesso, avendoci superati 2 a 1, ci ha raggiunti al nono (!) posto, in compagnia di Giana Erminio e di Albino Leffe. È spiacevole dirlo, ma giocando così sarà persino arduo conquistare gli agognati punti indispensabili per la quota salvezza, altro che zona playoff.

La Pro vista oggi allo Speroni, paurosa in difesa, fragile e poco reattiva a centrocampo, inconsistente in avanti può perdere con chiunque, persino, Dio non voglia, contro la derelitta Alessandria. E già sabato, alle 18,30, farà caldo al “Piola” con il Legnago che fino a poche settimane fa non consideravamo neppure e che oggi, dopo aver battuto la Pergolettese 2 a 1, cinsta sopravanzando di sei punti.

Con la Pro Patria, indossando quella maglia verde che è ormai simbolo di disfatta (altro che omaggio al grande passato), la Pro ha messo a segno un campionario di errori e di orrori francamente indisponente. Paradigmatici i due gol incassati quasi in fotocopia in avvio di partita e in avvio di ripresa, ad opera dello stesso giocatore: Castelli.

In entrambe le circostanze l’uscita della difesa schierata è stata congegnata come peggio non si potrebbe: palla avventatamente rasoterra intercettata e nessuna copertura, prima sul difensore centrale Saporetti e, nella seconda circostanza, su Nicco che smarcano in modo elementare Castelli davanti all’incolpevole Mastrantonio. Pioveva a dirotto e sono subito spariti i giocatori tecnici come Haoudi e Santoro, Iotti non ne indovinava una che fosse una e il povero Sarzi Puttini, reinventato difensore centrale al posto di Parodi (avendo scriteriatamente ceduto a gennaio tutti i possibili sostituti dei titolari) sembrava totalmente smarrito. In tutto il primo tempo non siamo riusciti a contare tre passaggi di fila e abbiamo visto solo una deviazione di testa di Rojas, ben neutralizzata dal portiere Mangano.

Subito il secondo gol, mai la squadra di Dossena ha dato la sensazione di poter rimontare. Dossena ha provato ad inserire Nepi al posto di Maggio e la situazione è peggiorata, mentre invece il cambio dell’evanescente Pannittieri con Petrella ha portato almeno al gol su cross di Rodio. Ma poi la Pro, questa mediocrissima Pro, non è riuscita ad arrembare, ed i bustocchi non hanno corso alcun pericolo. Non sappiamo più che dire e pensare.

Rosencrantz

Il tabellino

PRO PATRIA: Mangano; Minelli, Moretti, Saporetti; Somma (dal 69′ Renault C.), Ferri, Nicco (dal 77′ Fietta), Ndrecka; Curatolo (dal 77′ Bertoni), Pitou (dal 69′ Marano); Castelli (dal 61′ Citterio). A disposizione: Rovida, Bongini, Vaghi, Bashi, Piran, Ghioldi, Parker. All. Colombo.

PRO VERCELLI: Mastrantonio (6,4) Iezzi 5 (dal 70′ Frey:5); Camigliano 5,5, Sarzi Puttini 4,5 Rodio 6,  Iotti 4,5 (dal 55′ Pinzi 5), Santoro 5, Haoudi 4,5 (dal 79′ Contaldo s.v.), Pannitteri 5/(dal 70′ Petrella 6,5), Rojas 5,5, Maggio 5,5 (dal 55′ Nepi 4,5). A disposizione: Ghisleri, Vaccarezza, Gheza, Rutigliano, Casazza, Sibilio, Forte, Citi, Kozlowski. All. Dossena 5.

Arbitro: Gioele Iacobellis di Pisa; Assistenti Matteo Paggiola di Legnago e Carlo De Luca di Merano; quarto uomo Michele Buzzone di Enna.

Gol: 3′ Castelli (PP), 46′ Castelli (PP), 83′ Petrella (PV)

Ammoniti: Sarzi Puttini (PV), Ndrecka (PP), Saporetti (PP), Rodio (PV), Nicco (PP), Camigliano (PV), Santoro (PV)

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