
Molestie sessuali, violenza e ricatti che si verificano nei luoghi di lavoro. In Italia sono un milione 224 mila le donne che hanno subito tutto ciò, una numero pari all’8,5% delle lavoratrici, secondo dati Istat sul fenomeno. Nel 2018 con i Segretari provinciali dei Sindacati CGIL, CISL e UIL è stato sottoscritto un accordo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro che fa appunto riferimento all’Accordo Quadro delle Parti Sociali Europee del 26 aprile 2007 al fine di promuovere attività di sensibilizzazione e prevenzione di tali fenomeni attraverso iniziative di informazione e formazione da realizzare sul territorio e a seguire nel 2020 l’adesione all’Accordo è stata estesa alle Associazioni di categoria datoriali.
Ora arriva “Molestie e violenza anche di tipo sessuale nei luoghi di lavoro: riconoscere e gestire la violenza nei luoghi di lavoro”, il primo corso di formazione rivolto alle associazioni di categoria e alle aziende associate che hanno condiviso lo spirito dell’accordo; si terrà on line martedì 31 maggio, con il patrocinio della Consigliera di parità regionale del Piemonte Anna Mantini, dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli, dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Vercelli , dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati).
All’incontro parteciperanno i referenti delle associazioni di categoria ed alcune aziende associate: Ascom Confcommercio Imprese per l’Italia di Vercelli ,CNA Piemonte Nord – Novara Vercelli VCO , Confagricoltura Vercelli – Biella, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Confederazione italiana agricoltori No-Vc-VCO, Confesercenti Vercelli, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Federazione Interprovinciale Coldiretti Vercelli – Biella. Durante l’incontro si affronteranno le seguenti tematiche: Normativa e giurisprudenza per contrastare molestie e vessazioni in ambito lavorativo . Dal diritto del lavoro alla tutela: azione individuale civile e penale. Nuovi strumenti a tutela del lavoratore. Cosa fare e a chi rivolgersi se subiamo o siamo testimoni di un evento di molestia o violenza. Strumenti per incentivare le buone pratiche per prevenire molestie e violenza sul lavoro: i codici aziendali.
“ L’obiettivo principale è quello di promuovere attività finalizzate alla sensibilizzazione ed alla prevenzione dei fenomeni – sottolinea Lella Bassignana, consigliera di parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli – in particolare attraverso iniziative di informazione e formazione. Questo primo incontro formativo è rivolto alle aziende private ma se ne organizzeranno altri rivolti agli enti pubblici. Al termine del seminario di formazione verrà realizzato un vademecum sulle molestie, con elenco delle aziende che hanno aderito all’iniziativa ai quali verrà anche consegnata una targa identificativa del Nodo : “ # IO SONO CONTRO LE MOLESTIE”.






Il grave fenomeno delle violenze degli uomini sulle donne è in rapida regressione (guarda sotto).
L’Istat, ultimamente, ha inserito la distinzione degli implicati distinguendo per nazionalità. Chissà perché emerge questa sorprendente nota di razzisno, non penso sia per via della crescente immigrazione di giovani aitanti dall’Africa, alla fine, rimane il razzismo, ingiusificato e ingiustificabile.
La felice evoluzionea in calo di tale aspetto della criminalità è largamente dovuta al progressivo, provvidenziale (uso volutamente tale termine) disinteresse degli uomini per le femmine (uso invece con intento sarcastico tale termine, sono anch’io di sinistra, implicitamente condanno senza riserve) dei “maschi” (così li si definiva un tempo, i più anziani ricorderanno) ormai serenamente indirizzati in misura crescente verso il proprio stesso sesso. Ulteriore vantaggio di tali scelte è la eterna armonia che si respira in quell’rdine di coppia. Mai screzi, mai litigi, figuriamoci per le violenze!
Comunque, ha ragione la sinistra: quello che non dovremo mai fare è abbassare la guardia. Finchè il fenomeno non sarà azzerato. E’ la stessa strategia, il medesimo nobile obiettivo, perseguito dal nostro Governo per il covid.
Tutto bene quel che finisce bene?
Non proprio, pare che una sia pur marginale parte delle donne si lamenti di non ricever mai neppure piccoli complimenti, romantici sguardi, lettere d’amore (in buon itraliano) tutte manifestazioni che sarebbero da esse ben gradite, persino “pretese” .. sempre secondo i limiti previsti da galateo e codice penale di pace.
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Il numero delle vittime e le forme della violenza
https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/numero-delle-vittime-e-forme-di-violenza