Il Presidente del Consiglio comunale Locarni sul 25 Aprile: “sia anche una festa della Democrazia”

Ospitiamo il contributo del Presidente del Consiglio Comunale Giancarlo Locarni in occasione del 25 Aprile

 

 

 

 

Il mio 25 Aprile

 

Ebbene ci siamo oggi 25 Aprile 2020 si celebra il settantacinquesimo anniversario della liberazione, un anniversario per alcuni versi del tutto inusuale, dovuto alla contingenza emergenziale che stiamo vivendo. Nonostante tutto non possiamo dimenticarci di tale ricorrenza. Festa della liberazione? Festa degli uni contro gli altri? Umilmente credo che si possa contemplare il tutto in festa della Democrazia, quest’ultima abusata soprattutto verbalmente ma mai veramente festeggiata, quasi fosse scontato che essa sia dovuta o peggio ancora sia naturale.

Il valore della Democrazia va ricordato, partecipato nel presente e portato nel futuro ma da tutti senza arroccarsi paternità alcune. Se oggi possiamo scrivere libri senza il pericolo che vengano bruciati e se è permesso a tutti noi di dissentire da chi non la pensa filosoficamente in linea con altri, è dovuto all’estremo sacrificio di migliaia e migliaia di italiani. Non vi chiedo di essere allineati, globalizzati o semplicemente figli del cosiddetto pensiero unico ma di sforzarvi in un percorso di rappacificazione nazionale, per il quale a settantacinque anni da quel 25 Aprile non sembra essere arrivato a compimento.

La contingenza dovuta al Covid-19 ci risparmierà almeno la demenza di chi apostrofava la Brigata Ebraica al corteo milanese ma nonostante tali individui, che non meritano menzione alcuna, ribadisco con la fierezza di essere italiano. Italiano con i molti pregi che questa nazione ci porta in dote ma con i difetti che ognuno di noi ha nel proprio bagaglio personale.

Oggi ricorderò quel 25 Aprile di settantacinque anni fa, non scagliandomi contro chi non la pensa come me ma semplicemente uscendo sul bancone con in sottofondo la colonna sonora di noi italiani ovvero il nostro inno nazionale, rivolgendo il pensiero alle celebrazioni solenni, alle quali non tutti potranno parteciparvi causa quella “guerra invisibile” che molti connazionali stanno combattendo.

Non abbiate paura di esprimere le vostre legittime convinzioni, il sacrificio dei nostri nonni e dei nostri padri ha voluto darci tale democratica possibilità.

 

Sarà una festa ieri come oggi ma con lo sguardo ed il pensiero proiettati al futuro viva l’ITALIA.

 

Gian Carlo Locarni

Presidente del Consiglio Città di Vercelli

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