Un bando rivolto ai Comuni e alle Unioni di Comuni, per attivare cantieri di lavoro con persone sottoposte a misure giudiziarie. E’ questa l’iniziativa della Regione Piemonte che ieri mattina, presso la Sala Tarsie della Provincia di Vercelli, ha illustrato ai Sindaci del territorio, le Unioni dei Comuni e tutti quei soggetti che potrebbero essere interessati a partecipare al Bando cantieri di lavoro per persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
L’incontro è stato organizzato dalla Consigliera di parità e Referente del Nodo Provinciale contro le discriminazioni Lella Bassignana. “ E’ una misura importante – osserva Lella Bassignana – in quanto oltre a dare la possibilità a Enti pubblici, Comuni, Unioni di Comuni di supplire alla mancanza di personale per svolgere attività di manutenzione ordinaria della “cosa comune”, di offrire una possibilità ai soggetti in cerca di occupazione sottoposti a misure restrittive della libertà (in provincia di Vercelli sono 346) di reinserirsi nel mondo lavorativo “della legalità”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche l’Assessore regionale Roberto Rosso. “Anche in provincia di Vercelli – ha sottolineato l’Assessore – i Comuni e le Unioni di Comuni potranno avvalersi dei detenuti che partecipano ai Cantieri di Lavoro sostenuti dalla Regione Piemonte. I piccoli centri potranno così realizzare opere pubbliche, effettuare manutenzioni e offrire servizi, mentre i detenuti ammessi al programma avranno la possibilità di partecipare a un percorso di reinserimento sociale. È un bando di cui, come Assessore ai Diritti Civili della Regione Piemonte, sono particolarmente orgoglioso. I Comuni che vogliono partecipare al bando possono presentare le domande alla Regione entro il 25 novembre”.
Il convegno è stato poi chiuso dalle parole del Garante Regionale per i detenuti, Bruno Mellano. “ Le attività dei cantieri di lavoro – evidenzia Mellano – possono riguardare numerosi ambiti, dal rimboschimento e sistemazione montana, alla costruzione di opere di pubblica utilità, dalla piccola manutenzione del patrimonio pubblico, agli interventi nel campo dell’ambiente, dei beni culturali, del turismo o altri servizi pubblici. I progetti possono essere integrati con percorsi di formazione finalizzati sia a far apprendere le modalità di svolgimento delle attività, sia a favorire l’acquisizione di competenze spendibili in seguito sul mercato del lavoro. Le risorse regionali stanziate ammontano a 456.463 euro, che saranno corrisposti direttamente ai Comuni che avranno attivato progetti sul proprio territorio. I costi ammissibili riguardano la copertura dell’indennità giornaliera corrisposta al lavoratore, che è pari a un massimo di 35,01 euro al giorno (per un impegno giornaliero di 7 ore) . I cantieri, a seconda del progetto e delle attività previste, possono durare da un minimo di due mesi a un massimo di dodici”.