Tre sedi della Polstrada in Piemonte su sei in tutta Italia chiuderanno. Sono quelli di Ceva, Borgomanero e Domodossola. Il presidente della Regione Piemonte afferma che il territorio è stanco di continuare a perdere servizi e trova inaccettabile, oltre che incomprensibile, che la sicurezza stradale di uno dei principali cuori produttivi dell’Italia venga considerata dal governo “non strategica”.
Il governatore piemontese ha scritto oggi stesso al ministro dell’Interno chiedendo un incontro urgente sul tema e ai parlamentari del territorio affinché si possa contrastare uniti questa scelta. Il presidente del Piemonte sottolinea, infatti, che in una Regione che aspetta da 30 anni risposte su infrastrutture strategiche e dove la viabilità di arterie fondamentali è stata messa in crisi anche dalle alluvioni dello scorso autunno, questa notizia non può essere accettata. Il governatore sì chiede come sia possibile che il 50 per cento di un taglio nazionale venga fatto in una sola regione e sottolinea che non può essere il Piemonte a pagare per tutta Italia. Il presidente si chiede inoltre se la sicurezza delle nostre strade sia una priorità per questo governo.
Sulal questione si è espresso anche il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Riccardo Lanzo: “Apprendiamo con sorpresa dei tagli ai distaccamenti di polizia su tutto il territorio nazionale, e già questa sarebbe una notizia drammatica. Ma ancor più drammatico e incomprensibile è come il 50% dei tagli sia previsto per i presidi piemontesi. Questo governo trova fondi extra per l’immigrazione e taglia quelli destinati alle forze dell’ordine. Mi sono già attivato personalmente insieme con l’amministrazione comunale di Borgomanero per capire come ovviare a questa inammissibile situazione, e il Gruppo della Lega in Regione insieme alla maggioranza compatta farà tutti gli sforzi possibili nel cercare una soluzione”





