In Piemonte ci sono 628 posti in terapia intensiva, 22 occupati. Da oggi tamponi gratuiti per la ripartenza delle scuole

In Piemonte oggi ci sono 628 posti di terapia intensiva, di questi, secondo il bollettino diramato ieri dalla Regione, ne sono occupati in tutto 22, uno in meno rispetto al giorno prima, una percentuale che supera di poco il 3,5%. Il dato è stato analizzato oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte presieduta dal leghista Andrea Cane. All’ordine del giorno della riunione, oltre alla situazione strutturale delle terapie intensive, anche il piano per affrontare la ripresa dell’anno scolastico.

“Abbiamo aperto la seduta con un chiarimento rispetto agli interrogativi posti da Anaao Assomed Piemonte sul numero dei posti letto strutturali in terapia intensiva – ha Spiegato Andrea Cane, presiedendo la seduta come vicepresidente della Commissione -. Occorre chiarezza per il bene dei piemontesi: stiamo lavorando alacremente alla campagna vaccinale, ma non dimentichiamo che l’autunno potrebbe riservare uno scenario di contagi maggiori tra i non vaccinati. È disinformazione allarmistica dire che i conti non tornano: il Dirmei, con il suo direttore Emilpaolo Manno, proprio oggi ha ribadito che il numero complessivo dei posti di terapia intensiva è di 628, come comunicato al ministero della Salute. Come ha ribadito l’Assessore Luigi Icardi, non stiamo giocando con numeri e parole quando si tratta della salute del Piemonte, ma abbiamo depositato nelle sedi competenti un piano che dettaglia la nostra capacità di rispondere a un eventuale cambiamento di scenario e che in modo realistico ci permetterà di usufruire di posti letto strutturali, funzionali, temporanei e provvisori adeguati”. “Concludo – ha incalzato Cane – richiamando a un senso di responsabilità verso l’opinione pubblica. Non si può far politica sui numeri, è immorale tirare la coperta sempre troppo corta di una pandemia, strepitando che occorre tornare ai livelli di servizio pre Covid nei reparti ordinari quando contemporaneamente bisogna avere gli hub vaccinali a regime e le terapie intensive vuote di pazienti e piene di medici pronti all’emergenza. Abbiamo ereditato una sanità regionale svuotata di significato e laddove abbiamo trovato il vuoto ora ci sono contenuti. Gettar fumo negli occhi con allarmismi ingiustificati fa male a chi viene puntualmente smentito”.

 

Per quel che riguarda la ripartenza della scuola l’informativa dell’assessore alla Sanità, Icardi, in merito alle misure sanitarie di protezione dall’emergenza Covid 19 ha focalizzato la disponibilità regionale a partire da oggi per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi gratuiti negli hotspot indicati sul sito della regione (link qui). Nel vercellese gli hotspot dove si possono fare questi test gratuiti sono tre, due a Vercelli e uno a Borgosesia: ci hot spot di via Cristoforo Colombo a Vercelli, dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 11,30 per sottoporsi al tampone molecolare, alla Piastra di Largo Giusti dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 16,30 per il tampone rapido; a Borgosesia occorre recarsi all’hot spot dell’Ospedale dal lunedì al sabato alle 10 alle 11 dove sarà eseguito il tampone molecolare; dal lunedì al venerdì dalle 16 per quello antigenico.

“Gli assessorati hanno fatto un lavoro enorme per la partenza in sicurezza del nuovo anno scolastico – ha confermato poi il presidente della commissione Sanità, il professor Alessandro Stecco – che ha l’obiettivo di garantire le lezioni in presenza. Da oggi al 19 settembre, gli studenti dai 6 ai 19 anni, il personale scolastico docente e non docente e gli autisti e i controllori del trasporto scolastico locale potranno sottoporsi gratuitamente ad un tampone antigenico rapido o molecolare negli hotspot che sono elencati sul sito della Regione Piemonte. Da fine settembre abbiamo pronti i programmi di screening gratuiti su base volontaria, con un ulteriore potenziamento delle attività di tracciamento dei contatti e di gestione dei casi Covid-19. Occorre proseguire con la promozione della campagna vaccinale tenendo conto dell’importanza della comunicazione: un incremento delle adesioni potrebbe derivare infatti dalla trasmissione di informazioni precise, che non lascino spazio a dubbi o fake news. Relativamente alle mascherine rimane poi alta l’importanza nell’utilizzo in questa fase in cui il virus e le sue varianti non hanno ancora cessato di circolare. Queste iniziative non sono la soluzione, non smetterò mai di ripeterlo: la vera svolta è la vaccinazione consapevole e informata, unitamente alle restanti misure a supporto della riduzione della circolazione del virus sempre nell’ottica di mantenere aperte le attività, la circolazione delle persone e il recupero di spazi e attività. Perché è vero: il Piemonte ti tutela, ma prima di tutto il Piemonte ti vaccina”.

 

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1 commento

  1. C’è (almeno) un Orrore di Punteggiatura:
    E/
    “…che l’autunno potrebbe riservare uno scenario di contagi maggiori tra i non vaccinati. È disinformazione allarmistica…”
    c/
    “Che l’autunno potrebbe riservare uno scenario di contagi maggiori tra i non vaccinati. è disinformazione allarmistica.”

    potrebbe .. rebbe .. rebbe .. rebbe.. ..

    ECC.ECC.
    Settembre, è tempo per Disinformatori: “andiam andiam, andiamo a lavorar!”
    Per ottobre, siamo a vedere .. tutto dipende dalla creatività romana nell’inventare nuove situazioni horror.

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