Parla l’allieva della Vallotti eliminata (ingiustamente) a Sanremo Young e osannata dall’Italia intera

Maria Grazia Aschei con la sua docente di canto della Vallotti, Simona Zambruno

 

Vercelli – La cantante di cui, dopo Sanremo, si parla di più oggi in Italia ha 16 anni, è di Robbio Lomellina, ma studia canto alla “Vallotti” di Vercelli con il famoso soprano Simona Zambruno. Si chiama Maria Grazia Aschei, ha un sorriso che cattura, un’intelligenza vivace ed una cultura rara in un’adolescente: divora i libri di storia (soprattutto Seconda Guerra Mondiale e la Shoah), adora romanzi come “Gita al faro” di Virginia Woolf e “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, ed ha una vera passione per i misteri dell’universo sondati da Sthephen Hawking.

 

L’Italia intera canzonara parla di lei perché la considera vittima di un’ingiustizia palese. Venerdì – dopo aver superato selezioni impossibili con migliaia di concorrenti – si è presentata all’Ariston per la seconda edizione di “Sanremo Young” presentata da Antonella Clerici e ha cantato, nella sfida diretta con un diciassettenne di Pomezia, Eden Lorenna, “Il mare calmo della sera”.

L’accattivante sorriso di Maria Grazia, 16 anni

L’esibizione dei due giovani è stata talmente entusiasmante che l’unica standing ovation della serata è stata per loro. Rita Pavone che faceva parte della giuria di qualità, o “Academy”, che doveva eliminare per forza uno dei due – così come è avvenuto per tutti gli altri duelli canori tra i venti concorrenti – ha chiesto che entrambi gli interpreti del famoso brano di Bocelli venissero ammessi alla puntata successiva, portando i finalisti a undici: nove solisti e, appunto, il loro duo, ma il direttore artistico di “Sanremo Young”, Gianmarco Mazzi, è stato irremovibile: “Il regolamento non lo consente”. 

 

Allora i dieci giurati, per forzare ancora di più la mano, si sono accordati: in cinque hanno votato per Maria Grazia (Noemi, Belèn Rodriguez, Enrico Ruggeri, il duo Vannelli-Shapiro e il direttore artistico e conduttore di Rtl102.5 Angelo Baiguini) e in cinque per Eden (Rocco Hunt, Baby K, Rita Pavone, Amanda Lear e Giovanni Vernia), mentre l’illustre ospite d’onore della prima puntata, John Travolta, ammirato a sua volta dalla performance dei due ragazzi, si è rifiutato di esprimere il voto decisivo. 

 

Anche il pubblico avrebbe voluto l’ammissione del duo, ma, di fronte al ribadito “no” di Mazzi, è toccato al direttore dell’orchestra scegliere, e la scelta di Diego Basso è ricaduta su Eden.

Il pubblico ha rumoreggiato e fischiato, com’era accaduto a Sanremo senior per l’esclusione dal podio della Bertè, anzi di più. Anche la Clerici appariva sconsolata: “Ma perché capita sempre a me?”, ha esclamato, ricordando la contestazione dell’orchestra che lanciò gli spartiti durante un famoso Sanremo presentato da lei.

 

Quel verdetto è apparso talmente ingiusto (è mai possibile che si siano messi a confronto proprio i due cantanti più bravi, escludendone di fatto uno dei possibili vincitori?), che il direttore artistico di Rtl 102.5  Baiguini ha ritenuto opportuno proporre un sondaggio tra gli ascoltatori, sondaggio che ha dato stravincente la Aschei sul pur bravissimo Ede.

 

Incontriamo Maria Grazia in una sala di studio al primo piano della Vallotti. Prima di concederci un’intervista fresca come una sorgente, la sua insegnante di canto, Simona Zambruno, la presenta al collega Cesare Petrelli, docente di batteria e grande intenditore di musica. Petrelli conversa con la Zambruno e dice pari pari che il verdetto gli è parso scandaloso, che non c’era confronto tra i due, che nel timbro di Maria Grazia era tutt’altra cosa rispetto a quello dell’avversario e che è parso evidente a tutti coloro che si intendono di canto che la tonalità era stata abbassata per consentirne a Eden di cantare un brano così difficile, mentre la Zambruno (presente all’Ariston con gli altri insegnanti della ragazza) conviene che la sua allieva avrebbe potuto eseguirla anche in sol maggiore o in la bemolle maggiore.

Dopo averci presentato Maria Grazia, Simona Zambruno ci lascia perché ha lezione e la giovane cantante robbiese si confessa, sotto gli occhi orgogliosi della mamma, Stefania, da cui la ragazza ha evidentemente ereditato le doti vocali, visto che la donna canta nel Coro Polifonico di Robbio, mentre papà Angelo (imprenditore) né canta né suona.

 

La prima domanda è scontata: come l’hai presa?

“Direi abbastanza bene, anzi molto bene. Io ho fatto del mio meglio, sono piaciuta al pubblico. Cantanti di successo mi hanno fatto i complimenti, e dunque sono molto soddisfatta”.

 

Nemmeno un po’ di delusione?

“Mi sarebbe piaciuto proseguire, ma ripeto, sono contenta di me stessa ed Eden è un giovane molto bravo, che farà bene anche nella finale a dieci di venerdì, glielo auguro di cuore”.

 

Ci puoi raccontare in breve la tua fin qui ovviamente acerba, ma già entusiasmante carriera?

“Non ho incominciato con il canto, bensì con la danza, fin da piccolina. Poi ho avuto un piccolo problema cardiaco, subito superato, e dalla danza sono passata allo studio del pianoforte alla scuola Civica di Robbio; più tardi sono venuta a studiare alla Vallotti di Vercelli”.

 

Ed è lì che ti sei riscoperta cantante?

“La Vallotti consente a chi studia uno strumento di cantare anche nel coro. Lì mi ha notata Simona Zambruno che mi ha chiesto, dopo qualche anno, se mi interessasse impratichirmi nella lirica, strada difficile, ma affascinante. Ho detto sì. Alla Vallotti ho preso lezioni anche da altri due bravissimi docenti: Ivan Rondano, che  insegna flauto, e Fulvio Bottega, grande professore di Perfezionamento al canto. Ora studio pianoforte al Liceo ‘Felice Casorati’ di Novara; ma studio pure canto, con la signora Zambruno, e orchestra, teoria e solfeggio a Vercelli. Però mi perfeziono anche nel canto pop. Frequento l’Accademia di Arte e Spettacolo Le Muse di Gianna Martorella a Piombino, ed è stato proprio lì che ho scoperto il bando di Sanremo Young, e mi sono iscritta”.

 

Le selezioni sonno state molto impegnative, suppongo…

“Eravamo migliaia. Per prima cosa abbiamo dovuto spedire un mp3 con tre canzoni: io ho scelto tre generi diversi: un brano pop come ‘Quando nasce un amore’ della Oxa, uno tratto da un musical, ‘L’odio’ dal ‘Romeo e Giulietta’ e uno lirico, ‘Saper vorreste’ dal Ballo in maschera. Alla fine siamo rimasti in quaranta, e una successiva selezione negli studi Rai di Roma ci ha ridotti a venti, quelli che si sono affrontati, uno contro uno, venerdì scorsa in diretta. Eravamo tutti cantanti tra i 14 e i 17 anni e ci siamo sfidati su canzoni di successo a Sanremo”.

 

Ci potrai riprovare?

“Purtroppo no, perché il regolamento è chiaro: se sei già apparsa in tivù per Sanremo Young, non puoi ripresentarti”.

 

Nessun rimpianto?

“Assolutamente no, sono soddisfatta, hai vissuto un’esperienza straordinaria, e, ripeto, Eden è stato molto bravo. Peccato esserci scontrati prima della finale a dieci”.

 

In famiglia c’è qualche altro talento “young”?

“Sì, mia sorella Hannah, ha 14 anni, ed è campionessa italiana di ‘pole dance’ ginnastica e danza con la pertica: è arrivata quarta agli europei”.

 

A questo punto, lo sguardo va a pescare mamma Stefania che sprizza orgoglio da ogni poro: orgoglio più che giustificato. Il Padreterno ha distribuito assai bene i talenti alle sue ragazze.

ENRICO DE MARIA

 

ecco il video della prova a Sanremo Young

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