In un clima di festosa amicizia mercoledì 15 gennaio, presso il Circolo Ricreativo, si è svolta l’inaugurazione del nuovo anno sociale del Soroptimist Club di Vercelli, che ha visto anche il passaggio di consegne da parte di Lucia Ruzzante, presidente per il biennio 2023-24, alla nuova presidente, Patrizia Longo.
La serata è iniziata con il saluto della presidente uscente, che ha tracciato un bilancio del suo mandato, esprimendo la soddisfazione per la crescita dell’armonia all’interno del Club e per l’impegno profuso nella condivisione e realizzazione di tante iniziative, largamente apprezzate a livello locale e nazionale. Con la consegna della spilla che distingue il ruolo della presidente e la firma della charte che raccoglie i nomi delle presidenti dal 1964 (anno della fondazione del Club di Vercelli) ad oggi, Patrizia Longo, avvocato, ha assunto la guida del Club per il biennio 2025-26.
Nel suo discorso di insediamento ha indicato le linee programmatiche che intende seguire e che mirano a proseguire nell’azione di promozione dei diritti umani e della valorizzazione del potenziale femminile, attraverso progetti consolidati e nuovi. Sarà coadiuvata dal nuovo Consiglio, che risulta così composto: prima vicepresidente Alessandra Favini; seconda vicepresidente Carla Barale; past president: Lucia Ruzzante; consiglieri: Andreina Bernabino, Enza Ferrari, Paola Ferraris, Antonella Leonardi, Sara Marchisio; segretaria: Michela Gariglio; tesoriera: Barbara Canepa. L’incarico di delegate sarà svolto da Rita Buccetti e Federica Silvano; programme director sarà Anna Rosso.






La lettura di questi comunicati
è sempre interessante
e foriera di quesiti,
tantopiù preziosa per coloro che
per genere o per scelta,
non potranno mai accedere all’associazione.
Le dichiarazioni
che maggiormente m’han interessato
sono:
“soddisfazione per la crescita dell’armonia all’interno del Club”,
da parte della presidente uscente
e. da parte della subentrante:
“proseguire nell’azione diì promozione dei diritti umani e
della valorizzazione del potenziale femminile”
…..
Vien da chiedersi: forse prima del ’23 non c’era armonia?
oppure, ora, l’armonia s’intende farla diventar .. estrema?
,, tanto che ssarebbe parsa, nel 23′ e prima di tale data
quasi eccessiva, ossessiva, insostenibile?
Ma forse la soluzione è tutta nei due punti finali, in particolare ne:
“valorizzazione del potenziale femminile”
Credo che, nel ’23 e prima, oltre alla valorizzazione della donna
si cercava di valorizzare anche l’uomo !!! ?
Da li piccoli screzi, i litigi .. invidie, gelosie ?!!!
(di più non posso ipotizzare, essendo le riunioni
non del tutto pubbliche)
…..
ps: scherzavo.